Avvicinamento a grotta Birci

Nella giornata di sabato 3 febbraio 2018, i comuni di Paesana e Oncino, sono stati teatro di una importante esplorazione speleologica da parte dello Speleo Club Saluzzo F. Costa. Sezione Cai Monviso.

Obiettivo della spedizione è stata la cavità conosciuta come Grotta Birci, tale cavità si trova sulla destra orografica del torrente Alpetto.
L’ingresso a quota 1795 mt slm è posto a circa 15 mt di altezza rispetto all alveo del torrente stesso.


La Grotta Birci deve il suo nome a Luigi Barcellari (Birci per gli amici ) prematuramente scomparso nel maggio 2011, socio del GSVP ( Gruppo Speleologico Valli Pinerolesi ) Luigi è da tutti ricordato come un amico sincero e disponibile.

Dopo alcuni tentativi esplorativi, portati avanti dall’SCS nel 2014 e nel 2015 si decide di tentare anche nei mesi invernali confidanto nella diminuzione della portata d’acqua del sifone.
La scelta ricade sul mese di febbraio, si spera in un periodo con poca neve e basse temperature.
La fortuna però non aiuta il gruppo speleo, le abbondanti nevicate rendono inagibile la strada che dal paese di Oncino sale fino alle Meire Dacant in più vi è il pericolo valanghe.
La carrozzabile infatti, costeggia in alcuni posti pendii che possono trasformarsi in trappole mortali, è ancora vivo il ricordo della tragedia della Chiusetta dove nove giovani vite furono spezzate da due slavine.
Nove forti esploratori hanno trovato la morte proprio sul cammino di ritorno, dopo un esplorazione speleologica, il gruppo locale valuta allora l’avvicinamento aereo, piu veloce e sicuro .

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Obiettivo: oltrepassare il sifone al termine della parte esplorata della grotta, per cercare di capire cosa ci fosse oltre.

A tentare l’impresa una delegazione di speleologi, tutti afferenti al gruppo “Francesco Costa” di Saluzzo. Dopo il pernottamento presso “La Virginia” di Revello, in mattinata il team si è raggruppato all’area camper sul Lungo Po di Paesana, scelta come “campo base”, la giornata è fresca ma assolata e il morale è alto.

Dall’area camper, l’elicottero pilotato dall’amico Giordano Davide dell’Heliwest ha trasportato a quota 1795 metri circa gli speleologi Gherardo Biolla, Daniele Fringuello, Mattia Gerbaudo, Stefano Mancardi, Maurilio Chiri e Stefania Strumia.

Hanno preso parte al tentativo anche Gianluca Tesio, medico urgentista che ha garantito l’assistenza sanitaria ed il fotografo Fulvio Beltrando, che ha immortalato l’impresa.

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Giunti, non senza qualche difficoltà data dall’abbondante strato di coltre nevose all’imbocco del “Buco di Birci”, Biolla, Gerbaudo, Strumia, Mancardi, Fringuello e Tesio sono entrati nella fessura dopo aver scavato un tunnel di oltre tre metri nella neve ghiacciata. Gli speleologi, che già in passato avevano effettuato sopralluoghi, pensavano di trovarsi di fronte il sito così come lo avevano lasciato l’ultima volta.

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Probabilmente, però, l’ultimo evento alluvionale ha modificato la conformazione della grotta. Ciò nonostante, il gruppo non ha desistito, trovando una fessura percorribile ed aprendo una nuova via che dovrebbe aver “bypassato” il sifone, originariamente oggetto della “spedizione”.

Per ragioni di tempistiche, legate anche alle ore di luce per il rientro in elicottero, l’operazione si è conclusa poco dopo con buone speranze per un proseguo, ed il gruppo è rientrato a valle.

Non sono escluse, quindi, nuove esplorazioni al sito speleologico, salvo che la stagione primaverile, caratterizzata da piogge intense, non modifichi nuovamente l’assetto interno della grotta.

Si pensa anche ad alcuni studi per capire se la falda sia alimentata per intero dal Rio Alpetto, oppure se vi siano altri rii minori che vi si immettano.

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L’impresa è stata possibile anche grazie alla partnership con gli sponsor locali – la panetteria Tosello-Giordano, la Finder ed il caseificio Valform – ed al supporto tecnico-logistico garantito da “Monviso Shuttle” e dall’associazione “Discovery Monviso”.

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