La barella con un ferito inizia a risalire ora da -400 metri di profondità della ‘Grava dei Gentili’, a 1450 metri dall’ingresso. E’ l’esercitazione interregionale del CNSAS, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico in Alburni.
COMUNICATO STAMPA del CNSAS del 19.07.2019 ore 21:05
SANT’ANGELO A FASANELLA (SA) – Entra nel vivo l’esercitazione interregionale organizzata dalle delegazioni del centro-sud del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). Presenti tecnici provenienti dai Servizi Regionali di Campania, Puglia, Marche, Umbria, Sardegna, Sicilia, Lazio, Abruzzo e una rappresentanza della Calabria.
La simulazione di intervento prevede il recupero di uno speleologo, infortunato all’interno della grotta ‘Grava dei Gentili’, un inghiottitoio situato sul massiccio degli Alburni, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Le prime squadre di tecnici hanno predisposto il cavo telefonico per le comunicazioni fra interno ed esterno della cavità; contestualmente è iniziato l’attrezzamento per la manovra di recupero.
La barella, che ha iniziato la risalita verso l’uscita, si trova ad una distanza di 1450 metri dall’ingresso della grotta, a una profondità di 400 metri.
Tra le dotazioni in uso ai tecnici impegnati nell’esercitazione, ci sono la barella di nuova concezione denominata “StratoClaster” e il sistema di trasmissione dati chiamato “Hermes”, che permetterà comunicazioni audio-video tra interno ed esterno grotta.