Oltre 1600 partecipanti da tutta Italia, numerosi ospiti, presentazioni, tavole rotonde e una organizzazione degna di nota nonostante i problema causati dall’alluvione di quest’anno.
Il raduno “Risorgenze 2022” passerà alla storia come “il raduno che non si sarebbe dovuto fare” perchè sembrava proprio che nessuno avesse intenzione di realizzare l’annuale raduno nazionale di speleologia, almeno fino ad Agosto, quando sono incominciate a circolare voci insistenti e poi conferme sull’importante appuntamento.
Da Agosto ad oggi, gli organizzatori hanno messo in piedi una macchina che, nonostante tutto, ha funzionato. In pochissimo tempo, tanto che si levavano in più parti timori sulla fattibilità e la buona riuscita di un progetto così articolato e ambizioso.
Da tempo si pensava ad un raduno nelle Alte Marche, e la scelta sulla cittadina di Cagli è risultata vincente:
Sale per incontri con ottimi strumenti audio e video, schermi, proiettori, un bellissimo teatro capace di contenere molti spettatori, spazi tende e sacco a pelo quanto basta, una palestra per lo Stand materiali, sono stati i luoghi che hanno fatto la differenza dal punto di vista logistico.
Anche lo sbandierato problema parcheggi alla fine non è stato un ostacolo enorme.
Ha sofferto, molto, purtroppo lo Speleobar, che se non fosse stato per l’alluvione che ha portato metri cubi di fango sul luogo destinato al tendone, sarebbe stato sicuramente un altro fiore all’occhiello degli speleologi marchigiani.
Alto il contenuto degli interventi, con una tavola rotonda sui cambiamenti climatici, ma anche attenzione all’ambiente con workshop sulle microplastiche, e ovviamente sull’acqua nei territori carsici, da tutelare e proteggere.
Come in ogni raduno la città si è offerta all’invasione pacifica, mettendo a disposizione tutto quello che c’era. Così gli speleologi per 4 giorni sono stati cullati tra la Piazza, con i bar strapieni, e le vie strette e ordinate che si snodano tra palazzi medioevali, chiese e monumenti.
La splendida cornice di Cagli è stata rovinata dalla pioggia, che ha impedito di godere a pieno delle bellezze del territorio: molte escursioni annullate, difficile muoversi nelle montagne limitrofe.
Numerosi i locali pieni di speleologi, soprattutto nel centro storico, con soddisfazione dei commercianti e qualche mugugno dei residenti che non hanno potuto parcheggiare come al solito nei pressi dell’abitazione.
Anche i contenuti degli altri incontri sono stati ottimi, a cominciare dalla presentazione del libro “Acquanauta” sul salvataggio dei 13 bambini in Thailandia da parte di Rick Stanton, ospite d’onore assoluto a Cagli, fino alle presentazioni di numerose esplorazioni e spedizioni all’estero che si sono avvicendate, in media ogni 40 minuti, nelle sale dei palazzi cagliesi.
Gli speleologi ringraziano gli organizzatori del raduno, il Sindaco e gli abitanti di Cagli, sperando di aver lasciato un buon ricordo che è la base per possibili future collaborazioni.