Comunicato CNSAS delle 00:14 del 24 Marzo 2024
È stato accompagnato fuori dalla grotta lo speleologo infortunatosi a seguito del distacco di un masso all’interno del Buso della Pisatela sul Monte Faedo.
Quando la squadra sanitaria del CNSAS, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che comprendeva un medico e un infermiere, ha raggiunto il 41enne di Schio (VI) ha potuto fortunatamente constatare che le sue condizioni non erano preoccupanti.
L’uomo, che si trovava secondo di cordata, è precipitato poiché si è staccata la roccia su cui si trovava fissato l’ancoraggio a cui era assicurato.
Le cause sono ancora al vaglio, ma probabilmente non è stato colpito direttamente, bensì ha sbattuto la testa nel volo.
In un primo tempo aveva perso conoscenza, poi ripresa, ed era in stato confusionale all’arrivo dei soccorsi.
È stato subito collaborativo e in grado di camminare autonomamente.
Il suo compagno rimasto bloccato sul terrazzino soprastante dopo che si era recisa la corda, è stato fatto scendere e portato all’uscita assieme al terzo speleologo restato a far compagnia al ferito.
Entrambi sono usciti, illesi, alle 20.30 di ieri sera.
Una ventina di soccorritori hanno lavorato all’interno della grotta suborizzontale, per attrezzare i tratti verticali e sollevare l’infortunato.
L’uomo è stato seguito costantemente dai sanitari, che hanno valutato non fosse necessario l’utilizzo della barella.
Dopo avergli fatto indossare la muta, è stato superato il tratto più stretto e bagnato fino a un’ampia sala, dove è seguita una pausa e sono state verificate ancora le sue buone condizioni.
Lo speleologo è stato infine accompagnato superando i tratti verticali per contrappeso fino all’uscita.
Al campo base erano presenti altri venti soccorritori, con ulteriori medico e un’infermiera.
All’intervento hanno preso parte soccorritori provenienti da tutta la VI Delegazione Speleologica del CNSAS del Veneto, compresi i disostruttori in caso fosse stato necessario utilizzare microcariche per allargare passaggi stretti.
Sono arrivati in supporto tecnici del Soccorso speleo dal Trentino Alto Adige e dal Friuli Venezia Giulia, con due disostruttori.
Era in movimento anche la Commissione nazionale disostruzione.
L’utilizzo degli esplosivi non è poi avvenuto, dato che non è stata usata la barella.
Presenti anche i Vigili del fuoco, la Protezione civile di Monte di Malo e i Carabinieri, che hanno scortato l’esplosivo dal deposito.
Alle 23.50 l’infortunato è stato affidato per gli opportuni controlli all’ambulanza di Vicenza.
Sul posto anche il sindaco di Monte di Malo.