GRAIM: COMUNICATO STAMPA EVENTI DEL 14 E 17 MARZO 2024
Nella sede del Club Alpino Italiano – Sezione di Ortona (CH), in via Civiltà del Lavoro, giovedì 14 marzo 2024 alle ore 21:00, con ingresso libero, si terrà una conferenza a cura del Gruppo di Ricerca di Archeologia Industriale della Majella – GRAIM dal titolo “Le miniere abbandonate della Maiella: situazione attuale, nuove scoperte e prospettive future”. Durante la serata verranno proiettate oltre cinquecento slide descrittive e altrettante foto, schemi riassuntivi, mappe e rilievi.
Domenica 17 marzo ci sarà un’escursione alla miniera a cielo aperto di Acquafredda a Roccamorice (PE) nel territorio del Parco Nazionale della Maiella, riservata ai soli soci della sezione CAI di Ortona.
La Sezione di Ortona del Club Alpino Italiano vede i suoi albori nel 1991 su iniziativa di alcuni Amici appassionati,
Tra di essi il primo Presidente, Francesco Sulpizio, già Socio della Sezione CAI di Guardiagrele, che la guiderà fino al 2011
lasciando la presidenza in successione a Patrizia Dragone, Luigi Civitarese e oggi ad Angelo Radoccia.
In questi quasi 35 anni ha svolto attività di formazione nelle scuole cittadine e limitrofe, prestando particolare attenzione all’ambiente oltre che montano anche costiero.
L’attività della Sezione non si è limitata solo alla frequentazione della montagne abruzzesi ma si è spinta su Alpi e Dolomiti, su Sardegna e Sicilia, da nord a sud sulla catena appenninica e in particolar modo nei parchi nazionali a sud dell’Abruzzo. Inoltre ha allargato la conoscenza su Himalaya nepalese e Ande peruviane.
Attualmente conta oltre 150 Soci.
Il GRAIM, associazione informale di singoli esploratori e studiosi, alcuni referenti di gruppi diversi, è sinergia di competenze ed esperienze, sublimate dalla passione comune per questo studio. Pertanto la ricerca si è estesa in tante direzioni: negli archivi comunali e catastali, nelle biblioteche, sul web e, soprattutto si è concentrata nell’ascolto degli anziani testimoni e nell’esplorazione del territorio allo scopo di ricostruire la memoria storica dell’attività mineraria in Abruzzo di cui si vanno perdendo le tracce.
Gli eventi del 14 e 17 marzo 2024 sono patrocinato dalla Federazione Speleologica Abruzzese ed il Parco Nazionale della Maiella ed è in collaborazione con l’Ufficio Risorse Estrattive del Territorio della Regione Abruzzo, l’Agenzia del Demanio Direzione Generale Abruzzo e Molise, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, lo Speleo Club Chieti, MA LiGHT Photo Underground e uPIX Fotografia Ipogea.
Il GRAIM ha organizzato direttamente e partecipato a numerosi convegni e serate divulgative (oltre 70) volte ad illustrare a cittadini ed amministrazioni gli esiti della ricerca di riscoperta dei numerosi siti, al fine di sensibilizzare le comunità all’apprezzamento del valore della riscoperta della storia e promuovere una valorizzazione sostenibile degli stessi.
Il GRAIM è autorizzato formalmente dalla Regione Abruzzo – Ufficio Risorse Estrattive del Territorio per avvicinamento e sopralluogo ai siti di interesse minerario ai fini di studio ed informazione su tutto il territorio abruzzese, dall’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Abruzzo e Molise, dal Parco Nazionale della Maiella e dal Parco Naturale Regionale Sirente Velino, per i territori di loro competenza; inoltre è in essere un accordo per la tutela del patrimonio sotterraneo con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara. Il GRAIM ha inoltre partecipato in Regione Abruzzo alle audizioni degli esperti in riferimento alla legge regionale n. 7 del 13 aprile 2022 per la valorizzazione delle miniere dismesse.
Il GRAIM ha catalogato in Maiella oltre cento ingressi tra miniere e sondaggi accessibili e non, murati, crollati, o ostruiti, centinaia di gallerie sotterranee strutturate anche su molteplici livelli sovrapposti: chilometri di binari, carrelli, bunker sotterranei, montacarichi, tramogge, stazioni di carico, stabilimenti e centrali idroelettriche, il tutto inesorabilmente abbandonato a sé stesso. La meravigliosa testimonianza dell’alacre e duro lavoro dei minatori d’Abruzzo va scomparendo perché la montagna si sta riappropriando del suo territorio cancellando a poco a poco le tracce del vissuto umano legato all’estrazione mineraria. La passione e la costanza della ricerca ha permesso di ritrovare miniere considerate perdute per la scarsa presenza di testimonianze storiche, come quella di Santo Spirito in località Ripa Rossa dove c’è la Grotta della Lupa o quella di Cusano, situata in un luogo particolarmente impervio, e la miniera di Pignatara nei cui pressi si cavava in epoca romana. Il sistema delle gallerie in parete della miniera di Acquafredda è stato localizzato ed esplorato, come pure quello di Piano dei Monaci-Cese con il pozzo montacarichi; nel territorio di Roccamorice una galleria mineraria di circa 80 mq, completamente ricoperta di scritte lasciate dai minatori, si è rivelata un gioiello esclusivo di testimonianze antropologiche; ricercate ed esplorate anche le gallerie di Santa Lucia, Ricerca Crocifisso, Ricerca Salire, Fonte Vecchia, Cerreto a Santa Maria, Aia delle Lisce, Pila Pietrangelo, S. Elia, Leonelli, Cerreto a Santa Maria, Colle Tesori, più molte altre di cui non si conosce il nome. La miniera murata di Torretta è stata intercettata e, esplorata in progressione speleologica, tramite uno stretto meandro naturale ha svelato i suoi tesori di archeologia industriale; lo stesso è accaduto per le miniere di Fonte/Cappuccini e Cunicelle. Ritrovati in Valle dell’Orta, nei territori di San Valentino in Abruzzo Citeriore e Bolognano, gli ingressi “perduti” della miniera di zolfo.
Il GRAIM ha scoperto la GROTTA DELLA LUPA(https://it.wikipedia.org/wiki/Grotta_della_Lupa) la più estesa della Maiella, ed è tutt’ora in corso uno studio, a cui sta partecipando, strutturato in quindici ambiti diversi e coordinato dal Parco Nazionale della Maiella. Inoltre nel territorio di San Valentino in Abruzzo Citeriore, è stata scoperta ed esplorata in Valle dell’Orta la Grotta Primavera, la più estesa cavità nei gessi in Maiella. Nel territorio di Serramonacesca, in confine con Manoppello, sono state rinvenute 10 piccole cavità artificiali (un probabile cenobio eremitico), più altre 2 nel territorio di Serramonacesca. Nel territorio di Manoppello, in valle Pignatara, all’interno della grotta denominata “Civico 183”, adiacente ad un sito minerario sono stati rinvenuti reperti dell’età del bronzo cosa che ha dato adito ad uno scavo archeologico ufficiale. Sono stati scoperti: nel territorio di Lettomanoppello, lungo il torrente Lavino, un vecchio acquedotto scavato nella roccia; nel territorio di San Valentino in Abruzzo Citeriore, in Valle dell’Orta, il curioso e sconosciuto “Cunicolo del Ponte”; nel territorio di Abbateggio, nel Vallone di San Bartolomeo interessanti pitture rupestri. Questi ritrovamenti sono attualmente al vaglio della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara e per quanto di competenza dal Parco Nazionale della Maiella.
Oltre le miniere di bitume e asfalto della Maiella, la ricerca del GRAIM estesa all’intero territorio regionale ha portato a diversi ritrovamenti: la miniera di lignite Cognòla a Bussi sul Tirino; a Campo Felice e Rocca di Mezzo sono ben quattro le miniere sotterranee diverse di bauxite Casamaina a Monte Orsello, Puzzilli a Valle Leona, Casamaina a Valle di Serralunga e Valle Cordora; in Marsica la miniera di ferro di Corcumello a Capistrello e la miniera di bauxite Gitova a Villavallelonga; in Val di Sangro, le miniera di marna da cemento di Fiumani/Colle Castellano a Colledimezzo e quella di Colle Bertoldo e Mosca della Lama a Bomba. Individuata infine l’area di coltivazione della miniera di Lignite di Fosso Sabbione a Pineto, l’area di lavorazione destinata all’estrazione del bitume a Campo Imperatore nel territorio di Castel del Monte e la galleria del permesso di ricerca sotterraneo di lignite a Scanno.
Per contatti: Gabriele La Rovere 3284045357