Sono passati ben 40 anni da quando due esploratori speleosub bolognesi, appoggiati da una spedizione intergruppo composta da Veronesi, Bolognesi e Triestini, superarono il sifone di circa 50 metri della “Spurga delle Cadene” (altrimenti nota come “Grotta di Peri”) nel 1971. In quell’occasione gli esploratori percorsero e rilevarono un lungo tratto aereo che per anni ha movimentato i sonni degli speleologi veronesi e non.
Da allora, per problemi di inquinamento dovuti allo sversamento abusivo di liquami di maiale da parte di qualche porcilaia in Lessinia, nessuno era più potuto tornare a rivedere quegli ambienti.
Quest’estate lo speleosub Nicola Ruggieri ha ripercorso il tratto sommerso stendendo una nuova sagola guida.
Domenica 30 gennaio 2011 gli speleosub Nicola Ruggieri e Antonino Bileddo, confortati dalle analisi delle acque che sono risultate essere “balneabili” e vincendo la ripugnanza dell’immergersi in un’acqua non proprio cristallina, hanno superato il sifone e ripercorso con grande emozione un primo tratto di quella esplorazione.
Il sifone seppur breve (55 metri) e non molto profondo (-6 m), contrariamente a quanto descritto 40 anni fa, si intorbidisce immediatamente, a causa della presenza di cospicuo materiale organico prodotto da vaste colonie di batteri; chiaro segno dell’inquinamento di origine zootecnica. La visibilità si riduce dopo il primo passaggio a pochi centimetri e il secondo procede per lo più a tastoni.
I due, liberatisi dell’attrezzatura da sub, hanno percorso un tratto aereo e si sono fermati alla sommità della prima risalita di circa 6-7 metri, sotto cascata. Pur mancando meno di un metro al suo superamento, hanno deciso di non rischiare e di tornare in seguito con una corda che garantisca la discesa in sicurezza al ritorno; è stata intravista comunque qualche possibilità esplorativa già nel primo tratto percorso.
Sono state scattate alcune foto che riprendono le prime immagini in assoluto, seppur speditive, di quegli ambienti.
Cascata oltre il sifone – Foto A. Bileddo
Risalita della cascata oltre il sifone – Foto N. Ruggeri
Passaggi oltre il sifone – Foto A. Bileddo
Il faticoso e indispensabile appoggio nel trasporto delle attrezzature dentro e fuori la grotta è stato dato da speleologi, provenienti dai seguenti gruppi in ordine alfabetico: Gruppo Alti Lessini, Speleo Club Oristano, Unione Speleologica Veronese oltre a speleologi non “affiliati” di Malo e Mestre; a tutti loro va il meritato e doveroso ringraziamento da parte degli speleosub.
L’intenzione è di tornare al più presto meglio attrezzati e organizzati per cercare di contribuire a risolvere gli interrogativi rimasti insoluti in questi 40 anni.
Antonino Bileddo (Unione Speleologica Veronese)