Documentazione di grotta. Rilievo e fotografia
Articolo originale: http://blogs.esa.int/caves/2015/01/20/cave-documentation-survey-and-photography-2/
Autori Francesco Sauro, Jo de Waele
Traduzione di Romina Santini

La speleologia è un’esperienza meravigliosa ed entusiasmante. I racconti che parlano di esplorazione sono perfetti attorno ad un fuoco o da scrivere nei libri. Ma nessuna descrizione di grotte può davvero esprimere la fisicità di ciò che è stato esplorato. Le emozioni possono essere raccontate, ma questo non è ciò che gli scienziati mirano a riferire. Il modo migliore per documentare la speleologia sono la mappatura e la fotografia. La combinazione di queste tecniche dà un significato geografico all’esplorazione e fornisce una grande quantità di informazioni utili per la scienza. Le grotte esplorate devono sempre essere accuratamente mappate e le fotografie vengono scattate in stazioni di rilevamento e nei luoghi ed angoli più scientificamente interessanti (o solo belli), dalle grandi camere alle concrezioni molto piccole e fragili.

Lo scenario operativo della mappatura
Durante le spedizioni in grotta gli ambienti e i passaggi vengono esaminati utilizzando una nuova tecnologia basata su telemetri laser e sullo CaveSniper. La combinazione di questi dispositivi permette di misurare la distanza, la direzione e le inclinazioni tra le stazioni di rilevamento. Ad ogni stazione è anche possibile prendere misurazioni degli ambienti circostanti utilizzando “grandangolari”. Il percorso da stazione a stazione insieme alle misure “grandangolari” permettono ad un software (chiamato Compass Cave) di ricostruire un modello 3D della grotta e di disegnare una mappa della grotta (sul piano orizzontale) e un profilo (sul piano verticale). Il risultato può essere utilizzato da futuri speleologi e scienziati per individuare il campionamento e i siti di monitoraggio. La mappa 3D può essere visualizzata sulle mappe superficiali per tracciare lo sviluppo della grotta sotto la superficie terrestre. Gli speleonauti eseguono misurazioni delle grotte e i dati vengono elaborati con il software Compass. Questo permette loro di avere una rappresentazione delle nuove aree sotterranee che hanno esplorato.

Cose da tenere in mente riguardo alla mappatura
Gli strumenti sono robusti, ma non impermeabili. Gli speleonauti devono tenerli puliti, asciutti e protetti. È importante prendere misurazioni accurate e appunti precisi sul campo per permettere doppi controlli tra i dati e le registrazioni degli strumenti. Ciò consentirà di risparmiare tempo in un secondo momento ed evitare errori. Un’altra cosa da tenere a mente è il pericolo dei raggi laser per gli occhi. Gli operatori devono indossare occhiali di protezione. Questi problemi possono essere facilmente controllati per creare un gruppo di ricerca efficiente e veloce. È importante la scelta capisaldi, facilmente identificabili, raggiungibili e visibili dai punti di rilievo precedenti a quelli successivi. I punti dovrebbero essere in una posizione rappresentativa della grotta e ad una distanza ragionevole l’uno dall’altro.

Lo scenario operativo della fotografia
La rappresentazione cartografica di una grotta è utile e necessaria, ma non contiene le stesse informazioni e lo stesso realismo delle fotografie di grotta. Una corretta fotografia della grotta può trasmettere alcune delle emozioni provate dagli esploratori.
Durante le uscite un grotta, gli speleologi fotografano stazioni di rilevamento e sezioni trasversali, piccolissime cose (come animali cavernicoli o minuscole concrezioni) ed enormi spazi sotterranei. Useranno fotocamere compatte per una facile e veloce fotografia documentaristica e una macchina fotografica professionale su treppiede e diversi flashes o Scurion per le fotografie artistiche che documentano l’ambiente. Le foto vengono scaricate su un netbook al campo ogni sera. Ogni foto sarà inserita in un database e collegata direttamente al luogo di indagine per avere un riferimento geografico e visivo di ogni posizione.

Cosa è importante considerare per la fotografia
Fare foto in un mondo buio non è un compito facile. Gli speleologi devono fare buon uso della luce a led montata sul casco e utilizzare la fantasia per impostare la scena. La fotografia di grotta è simile alla scenografia in teatro: si sceglie quello che si desidera mostrare e quanta luce si vuole sul soggetto in questione. La fotografia in grotta è un lavoro di squadra dove il fotografo agisce come direttore e la squadra di flashman di supporto agisce di conseguenza. Va considerato che la carica della batteria è limitata: è davvero importante risparmiare energia. Le fotocamere sono apparecchiature delicate per cui è importante fare attenzione all’ambiente per non bagnarle o sporcarle di fango. Durante il movimento è assolutamente necessario chiuderle in contenitori stagni, che verranno a loro volta riposti in una borsa attaccata all’imbrago per evitare cadute. Potrebbe essere fastidioso tirare fuori le fotocamere e riporle nei contenitori ogni volta, ma è necessario se si vuole continuare a fare foto durante l’intera esplorazione.
Le macchine fotografiche compatte sono più facili e più veloci da usare: più foto si fanno e meglio si documenta la scena, ma se è necessario qualcosa di più della documentazione speditiva allora si raccomandano le fotocamere reflex e il treppiede.

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