In copertina, immagine di fantasia generata dalla AI Dall-e
Il recente incidente in una grotta di ghiaccio in Islanda ha sollevato gravi preoccupazioni sulla sicurezza e l’organizzazione delle escursioni turistiche.
Domenica scorsa, una persona ha perso la vita e un’altra è rimasta ferita a seguito del crollo delle pareti di una grotta di ghiaccio.
Tuttavia, ciò che ha destato maggiore scalpore è stato l’errore nel conteggio dei partecipanti all’escursione, che ha portato a due giorni di ricerche infruttuose per due dispersi che in realtà non esistevano.
Per due giorni, circa 200 soccorritori, supportati da elicotteri e ambulanze, hanno cercato i corpi di due persone che si credeva fossero rimaste intrappolate sotto il ghiaccio.
Solo dopo due giorni, alla fine delle operazioni di soccorso, è emerso che il numero dei partecipanti era stato conteggiato erroneamente e che non c’erano dispersi.
L’episodio ha messo in luce il pressappochismo nell’organizzazione dei tour nelle grotte di ghiaccio, soprattutto durante l’estate, quando il ghiaccio è più soggetto a sciogliersi.
Ancora più preoccupante è stata la mancanza di un conteggio accurato dei partecipanti all’escursione, un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza dei turisti.
Un post sulla pagina Facebook “Un Italiano in Islanda” ha riassunto il sentimento di frustrazione e indignazione della comunità locale. “Dopo due giorni di ricerche, 200 soccorritori, elicotteri, ambulanze, è saltato fuori che avevano contato male e sotto al ghiaccio non c’era nessuno. Il bilancio è di un morto e una ferita. Nessun disperso. Dopo questa gravissima figuraccia internazionale, spero che qualcosa si muova ai piani alti.“
La vicenda ha sollevato interrogativi sulla vigilanza e la responsabilità delle autorità competenti.
Due mesi fa, una responsabile del parco nazionale aveva risposto a domande sulle attività illecite di scavo di grotte artificiali nel parco, promettendo verifiche.
Tuttavia, l’incidente recente suggerisce che poco è stato fatto per migliorare la situazione.
La comunità glaciologica e gli esperti del settore hanno espresso il loro disgusto per l’accaduto, sottolineando l’importanza di una gestione più rigorosa e responsabile delle escursioni turistiche.
Nei commenti sui social media, molti hanno criticato la competenza delle guide e delle autorità coinvolte, evidenziando la necessità di migliorare le procedure di sicurezza e di conteggio dei partecipanti.
L’incidente nella grotta di ghiaccio in Islanda ha messo in luce gravi carenze organizzative e di sicurezza, sollevando la necessità di una revisione delle pratiche attuali per evitare future tragedie.
Fonte: https://www.facebook.com/share/ehPwfBorV6ZNYbec/?mibextid=WC7FNe