Un Viaggio tra Scienza e Mistero

Roma, 23 Agosto 2024 – I denti dei pipistrelli vampiro, creature affascinanti e spesso fraintese, raccontano una storia evolutiva unica.

Bill Schutt, autore e ricercatore associato presso l’American Museum of Natural History, ha recentemente pubblicato un estratto dal suo libro “Bite: An Incisive History of Teeth, from Hagfish to Humans“, in cui esplora l’evoluzione dei pipistrelli vampiro attraverso lo studio dei loro denti.

I pipistrelli vampiro, con le loro abitudini alimentari uniche – sono gli unici vertebrati che si nutrono esclusivamente di sangue – hanno sempre suscitato grande interesse tra gli scienziati. Schutt, che ha studiato questi animali per oltre trent’anni, rivela come i loro denti specializzati siano stati oggetto di numerose ricerche e ipotesi evolutive.

Nel XV e XVI secolo, gli esploratori europei tornarono dal Nuovo Mondo con racconti di creature straordinarie, tra cui pipistrelli che attaccavano gli uomini di notte per bere il loro sangue.

Questi racconti, spesso basati su osservazioni indirette e storie di seconda mano, portarono a una serie di errori nella classificazione dei pipistrelli vampiro.

I naturalisti dell’epoca, osservando le strutture nasali a forma di foglia presenti in molti pipistrelli, credettero erroneamente che queste fossero utilizzate come armi per impalare le vittime e succhiare il loro sangue.

Oggi sappiamo che i pipistrelli vampiro appartengono alla famiglia Phyllostomidae, che comprende circa 170 specie, di cui solo tre si nutrono di sangue.

Queste tre specie – Desmodus rotundus, Diphylla ecaudata e Diaemus youngi – sono dotate di adattamenti specifici per la loro dieta sanguivora, tra cui un numero ridotto di denti e molari di piccole dimensioni.

I molari, che in molti mammiferi servono a macinare il cibo, sono praticamente inutili per i pipistrelli vampiro, che non consumano alimenti solidi.

Schutt descrive come i premolari dei pipistrelli vampiro funzionino come rasoi, rimuovendo piccole porzioni di pelo, piume o scaglie delle loro prede prima di mordere.

Questo adattamento è solo uno dei molti che rendono i pipistrelli vampiro predatori estremamente efficienti.

L’evoluzione dei pipistrelli vampiro è stata oggetto di diverse ipotesi.

L’evoluzione dei pipistrelli vampiro è stata oggetto di diverse ipotesi.

Una delle prime, proposta dal zoologo Dennis Turner nel 1975, suggeriva che i progenitori dei pipistrelli vampiro si nutrissero di ectoparassiti come le zecche, prima di passare a nutrirsi direttamente di sangue.

Un’altra ipotesi, avanzata dal noto biologo Brock Fenton, proponeva che i protovampiri si nutrissero di larve di insetti presenti nelle ferite degli animali più grandi, acquisendo gradualmente il gusto per il sangue.

Schutt, tuttavia, ha proposto una terza ipotesi, basata su comportamenti alimentari osservati in specie di pipistrelli attualmente viventi.

Secondo l’ipotesi dell’alimentazione arborea, i progenitori dei pipistrelli vampiro erano carnivori che cacciavano piccole prede sugli alberi.

Con il tempo, questi protovampiri avrebbero adattato le loro tecniche di caccia per nutrirsi di animali più grandi, come marsupiali, primati e bradipi arboricoli, evolvendo infine una dieta esclusivamente sanguivora.

Questa ipotesi suggerisce che i pipistrelli vampiro abbiano sviluppato una serie di adattamenti per diventare cacciatori stealth, inclusi denti ultrasharp e anticoagulanti nella saliva per mantenere il flusso sanguigno delle loro prede.

Questi adattamenti avrebbero fornito ai pipistrelli vampiro un vantaggio evolutivo significativo, permettendo loro di sopravvivere e prosperare in un ambiente competitivo.

In conclusione, i denti dei pipistrelli vampiro non solo ci raccontano una storia affascinante di evoluzione e adattamento, ma ci offrono anche una finestra su come la scienza ha gradualmente svelato i misteri di queste creature enigmatiche.

Le ricerche di Bill Schutt e di altri scienziati continuano a illuminare il percorso evolutivo dei pipistrelli vampiro, rivelando come questi animali unici si siano adattati per sopravvivere in un mondo complesso e spesso ostile.

Fonte: https://www.sciencefriday.com/articles/bite-book-excerpt-vampire-bats/