Dopo la pubblicazione di tre giorni fa, dei corsi di speleologia al via in ogni parte d’Italia, ci sono arrivate notizie di altri corsi che inizieranno a breve, a Borgosesia, Aosta, Pordenone e Chieti, che si aggiungono ai già citati Varallo, Acquasanta, Teramo, Gubbio, Torino, Trieste, Bolzaneto, Sarzana, Lovere, Bari, Gioia del Colle e Roma pubblicati nel precedente post
Solo il Gruppo Speleologico Mineralogico Valsesiano ha inviato il link del proprio sito, dove trovare le indicazioni e le informazioni per i partecipare al corso, e lo proponiamo volentieri: https://www.gsmv.it/index.php/item/165-corso-di-speleologia-2022-gsmv.html
Per tutti gli altri, purtroppo, c’è solo la locandina: un file JPG con indicati indirizzo mail e numeri di telefono:
Vale la pena spendere due parole sui corsi di speleologia.
A cosa serve un corso di speleologia? Un corso di speleologia serve per far avvicinare curiosi al mondo delle grotte, in maniera graduale, ragionata, consapevole, guidata e in sicurezza.
La maggior parte dei corsi di speleologia vengono tenuti dalle Scuole di Speleologia della Società Speleologica Italiana e dal CAI.
I corsi organizzati da queste due grandi associazioni, si svolgono secondo programmi teorici e pratici standard, gli istruttori sono qualificati, i materiali e le tecniche utilizzate nelle escursioni in grotta sono definiti da protocolli riconosciuti e garantiti, gli allievi e gli istruttori sono coperti da apposite assicurazioni infortuni e RCT, stipulate a livello nazionale e valide su tutto il territorio italiano.
Soltanto il prezzo di iscrizione varia a discrezione degli organizzatori.
Esistono poi altri corsi di speleologia non riconosciuti dalle Scuole di Speleologia del CAI e della Società Speleologica Italiana, forse ugualmente validi.
Il consiglio che possiamo dare, senza conoscere tutti i corsi in giro per l’Italia, è di affidarvi alle scuole di Speleologia SSI o CAI, e di iscrivervi alla Scuola di Speleologia che ha la sede più vicina a casa vostra.
In ogni caso, il Corso di introduzione alla speleologia costituisce una esperienza particolare, molto intensa, sia fisicamente, che dal punto di vista delle relazioni sociali.
Per molti il discorso “speleologia” si chiuderà dopo il corso e rimarrà il ricordo indelebile di corde, caschi, luci, fango, acqua, fatica e luoghi straordinari. Per altri, si aprirà un mondo che ancora oggi, dopo 30 anni di attività, riesce a stupirmi e a rendermi felice per quello che faccio nei fine settimana. Per tutti, sarà l’occasione di conoscere persone straordinarie, amici fidati, compagni di viaggio: gli speleologi.
Auguri ai corsisti, futuri esploratori, dalla redazione di Scintilena, e per chi resterà nella grande famiglia, “Arrivederci negli abissi più profondi!”
Andrea Scatolini