È morto ieri mattina lo speleologo Gianni Mecchia, persona squisita e amata da tutti.

Natalino Russo scrive: Se ne va un profondo conoscitore delle grotte e delle montagne carsiche, soprattutto nel nostro Sud. I Lepini, il Matese, gli Alburni, il Cervati. La contagiosa ossessione per la ricerca. Le cartografie, i libri, i sorrisi generosi, i campi alla luce dei falò nelle faggete. Perdiamo un amico, un organizzatore gentile e instancabile. Gianni Mecchia ha dato tanto alla speleologia e al nostro modo di stare insieme e sognare nuove esplorazioni. Oggi è un giorno triste.

Parole di addio anche da Giorgio Pintus: Oggi ci troviamo a ricordare, anche se è passato un solo giorno, un AMICO che ci ha accompagnato per ben 48 anni nei nostri viaggi, esplorazioni, ricerche a tutto tondo, pubblicazioni divulgative estremamente puntuali, viaggi, mangiate, pubbliche relazioni (dalle autorità al semplice contadino), tutte attività che gli permettevano di conoscere le sue amate grotte. Particolarmente timido in altre occasioni ma quando si trattava di cavità tirava fuori il suo taccuino e non finiva mai di fare domande. Che cos’è la “speleologia”? Chi meglio di lui la incarnava con la sua fame di saperne tutte le sfaccettature.Parlarne si avrebbe bisogno di troppo tempo. Lo suddivideremo per ricordarlo ogni momento.Quello che mi mancherà sarà la mia storia che lui in maniera pignola ha riportato nei suoi scritti. Sarà difficile percorre questi sentieri terreni senza di Giovanni Mecchia.

È difficile raccontare della morte di qualcuno su Scintilena, è ancora più difficile farlo quando parlo di una persona che mi ha dato tanto. È un momento molto triste per la speleologia italiana, per me se ne va un amico, lo conoscevo di più per il suo sorriso, la sua disponibilità, la sua gentilezza, la profonda ironia, la semplicità con cui faceva cose complicate.

Ho ricordi indelebili con lui, i Diversamente Speleo, le chiacchierate e le risate, e quel librone sulle grotte del Lazio che per il suo formato non troverà mai spazio in nessuna libreria e vagherà per gli angoli di casa. Oggi è sulla sedia a dondolo, e sono due giorni che ricevo telefonate da speleologi increduli, rimasti come me con quel senso di vuoto.

Andrea Scatolini

I funerali si terranno domani, 16 Agosto, alle ore 14:30 alla chiesa da Santa Bernadette Soubiros, in Via Ettore Franceschini a Roma.

Ci vediamo domani per l’ultima volta caro Gianni

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