Venerdì 21 e sabato 22 ottobre 2016 si terrà a Pertosa (SA), presso il Museo Speleo-Archeologico (MIdA01), il convegno “Tra pietra e acqua. Archeologia delle Grotte di Pertosa-Auletta”. Un’occasione per presentare le ultime ricerche condotte nel sito speleo-archeologico, dal 2004 al 2016, sotto la direzione di Felice Larocca, responsabile scientifico della Fondazione MIdA per l’archeologia, e per aprire al pubblico il nuovo allestimento multimediale del Museo Speleo-Archeologico, nel quale saranno esposti 67 reperti archeologici rinvenuti a fine Ottocento nelle Grotte di Pertosa-Auletta e offerti in prestito per l’occasione dal Museo Archeologico Provinciale di Salerno.
L’evento si articolerà in due momenti. La prima giornata sarà dedicata agli interventi sull’archeologia, con un focus sulle scoperte più recenti inerenti le Grotte di Pertosa-Auletta. Presenzierà l’apertura del congresso un parterre autorevole di esperti del settore tra i quali Francesca Casule, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino, Silvia Pacifico, direttrice del Museo Archeologico Provinciale di Salerno e Sebastiano Maffettone, consigliere regionale per le organizzazioni culturali.
La tavola rotonda, di rilievo nazionale, ospiterà relazioni scientifiche di alto profilo e interessanti confronti sulle ricerche archeologiche degli ultimi 12 anni nelle Grotte di Pertosa-Auletta, dove è stato rinvenuto un sito palafitticolo unico in Europa, ponendole in relazione con i primi scavi effettuati a fine Ottocento.
Nel corso del pomeriggio verrà conferito ad un giovane studioso il “Premio MIdA”, una borsa di studio su un tema scelto dalla Fondazione MIdA con l’obiettivo di dare visibilità al lavoro di nuovi studiosi e di esplorare il mondo attraverso la loro produzione intellettuale.
La seconda giornata, a partire dalle ore 9.30, sarà dedicata all’inaugurazione della rinnovata esposizione museale, costituita da postazioni multimediali e pannelli parietali all’avanguardia che offrono informazioni di vario tipo sulla storia delle ricerche, sui modi di occupazione umana della grotta nel corso delle varie epoche e sulle attività economiche riflesse dalla presenza di determinati oggetti e manufatti.
Ad impreziosire il nuovo allestimento una serie di reperti recuperati nel 2013, nel corso delle indagini moderne, e la mostra “Tra pietra e acqua” che si basa su due ricostruzioni in scala reale di scene inquadrabili nella media età del Bronzo.
Il Museo accoglierà per la prima volta 67 reperti archeologici del Museo Archeologico Provinciale di Salerno. La collezione, risalente alle prime esplorazioni in grotta di Paolo Carucci, condotte alla fine dell’Ottocento, fu donata al Museo Salernitano dalla famiglia dello stesso Carucci in seguito alla sua morte. Si tratta di manufatti in ceramica, metallo e pietra, riferibili ad un arco cronologico che si estende dall’età eneolitica sino all’epoca greco-romana. Tali manufatti saranno esposti nel Museo MIdA01 a partire dal 22 ottobre 2016 e per ben 2 anni, grazie ad uno straordinario accordo siglato dalla Fondazione MIdA con il museo archeologico salernitano, e potranno essere visibili a tutti.