Notizia di Giovanni Pensabene
Visto che non poche grotte sono state sepolte da improvvidi ravaneti mi arrogo il diritto di decidere che il messaggio che allego in calce sia di un qualche interesse per la lista mi è stato spedito dall’assessore all’ambiente della Regione Toscana Sabato 7 Febbraio 2004
AMBIENTE: Avviato il censimento dei ravaneti da parte della Regione “Necessario un cambiamento nella gestione delle attività estrattive”
L’ assessore Franci interviene al convegno “Marmo e ravaneti: pericolo e risorsa”
FIRENZE: E necessario un cambiamento del modo di gestire le attività estrattive per garantire un futuro sostenibile alle
Alpi Apuane e al settore del marmo. Lo ha affermato l’ assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci nel suo intervento al convegno che si è svolto stamani a Carrara sul tema dei ravaneti: le discariche artificiali di residui marmiferi, che costituiscono una risorsa, ma che, da un punto della difesa del suolo e della tutela del territorio,
rappresentano anche elementi di criticità ambientale.
L’assessorato all’ambiente della Regione, dopo l’evento alluvionale del 23 settembre 2003, ha dato vita a un Progetto
Ravaneti, coordinato dall’assessore Franci, nel suo ruolo di commissario straordinario per la gestione dell’alluvione di Carrara. E’ stato avviato, ha detto l’assessore – il censimento di tutti i ravaneti, per avere un quadro conoscitivo esaustivo di cui non eravamo finora in possesso. Dai dati resi disponibili dall’Autorità di bacino Toscana Nord,
che effettua i lavori di ricerca, emerge che il numero dei ravaneti oggetto di prelievi è aumentato. Il problema è che gli scarti di marmo depositati sono più fini da un punto di vista granulometrico, e dunque sono meno permeabili.
Questo comporta che di fronte a eventi piovosi intensi ci siano maggiori fenomeni di trasporto di detriti nei corsi d?acqua, e di rischio di frane. Anche per questo è essenziale dare vita a uno specifico progetto unitario per il risanamento territoriale dei bacini marmiferi.
Le prossime tappe dell’intervento della Regione riguardano la definizione di linee guida per una corretta gestione
dei ravaneti e degli scarti di lavorazione.
Nel frattempo sono stati affidati gli incarichi, per un importo totale di 210.000 euro, relativi a tre progetti preliminari.
Il primo riguarda la messa in sicurezza del torrente Carrione, la definizione del piano di interventi e la progettazione di quelli più urgenti.
Gli altri due incarichi sono inerenti ai progetti preliminari per la messa in sicurezza dei dissesti di versante nel Comune di
Carrara e nel Comune di Massa.