Strategie e progetti tra clima, dissesto idrogeologico e tutela dell’ambiente

Il Consiglio Nazionale dei Geologi ha concluso oggi a Genova il suo Congresso Nazionale, intitolato “TERRA! Sfide, innovazione, prospettive”.

Quest’anno l’evento si è tenuto in una città e in una regione particolarmente vulnerabili dal punto di vista idrogeologico, troppo spesso colpite da alluvioni, frane, smottamenti e dissesti.

Dal 13 al 14 novembre, tutti i professionisti impegnati nella salvaguardia del territorio hanno potuto avere momenti di confronto su vari temi: tra i tanti, la tutela dell’ambiente, il dissesto idrogeologico e l’estrazione mineraria.

E’ stato un appuntamento di grande rilievo, tra l’hotel NH Genova Centro e il Palazzo della Meridiana, nel pieno centro cittadino.

La prima giornata ha visto un confronto su temi strategici per la professione, come l’ordinamento professionale e l’assistenza previdenziale, con la partecipazione dei rappresentanti del Consiglio Nazionale, degli Ordini Regionali e della Fondazione Centro Studi. La giornata si è chiusa con la presentazione del documento programmatico del presidente Arcangelo Francesco Violo, che ha delineato la direzione futura della geologia, sottolineando l’importanza della professione in ambiti cruciali come il cambiamento climatico e la gestione dei rischi naturali.

La seconda giornata ha ospitato interventi di autorità e rappresentanti politici insieme a esperti e accademici, che hanno discusso le prospettive della professione e il ruolo del Geologo nella protezione e nella pianificazione del territorio.

E’ stata – ha spiegato Paolo Airaldi, presidente dell’Ordine dei Geologi della Liguria – “l’occasione per fare il punto sulle competenze maturate in 60 anni di crescita della professione e sulle sfide da affrontare per il futuro di una professione che ha acquisito un ruolo sempre più centrale nella valutazione degli aspetti geologici, geotecnici, idraulici, sismici, idrogeologici e ambientali, che costituiscono la base di conoscenze imprescindibili per lo svolgimento di tutte le attività di progettazione e pianificazione per la gestione dei rischi naturali. Il territorio italiano e non solo, come emerge dai recenti eventi in Spagna, è in trasformazione a causa dei cambiamenti climatici e per questo sono necessarie competenze tecniche altamente specializzate. La figura del geologo assume un ruolo di interlocutore qualificato per tutti i decisori politici, chiamati a fronteggiare queste sfide”.

Occorre una prevenzione pianificata e coordinata, messa in atto in periodi di stabilità e nell’improvvisazione derivante dall’emergenza.

È essenziale che i comuni siano dotati delle risorse necessarie per poter avvalersi delle giuste competenze tecniche: è l’unica soluzione adottabile per garantire la sicurezza al territorio e a tutti i cittadini.

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