Depositato al Catasto Speleologico Regionale del FVG il nuovo rilievo del secondo sistema carsico più esteso delle Alpi Carniche
Nell’estate del 2021, tre gruppi speleologici hanno avviato il Progetto Monte Croce con l’obiettivo di aggiornare il rilievo di due cavità sul monte Pal Piccolo. Dopo tre anni di lavoro, il nuovo rilievo del Complesso del Monte Croce è stato depositato al Catasto Speleologico Regionale del Friuli Venezia Giulia. Il complesso, che include la grotta Palpiccola e la Grotta di Monte Croce Carnico, è ora il secondo sistema carsico più esteso delle Alpi Carniche.
Un po’ di storia
Nell’estate del 2021, il Gruppo Speleologico Carnico, il Gruppo Triestino Speleologi APS e la Società di Studi Carsici A.F. Lindner APS hanno avviato il Progetto Monte Croce.
L’iniziativa, che prende il nome dall’omonimo passo situato sul confine italo-austriaco nelle Alpi Carniche, aveva l’obiettivo di aggiornare il rilievo di due importanti cavità sul monte Pal Piccolo: la Caverna sulla Mulattiera del Pal Piccolo, nota anche come Palpiccola, e la Grotta di Monte Croce Carnico.
Il progetto ha visto la partecipazione di 18 speleologi e si è articolato in nove uscite sul campo.
Le operazioni di misura e restituzione grafica si sono concluse nella primavera del 2024, con il deposito della nuova planimetria, delle sezioni e del modello tridimensionale del complesso al Catasto Speleologico Regionale del Friuli Venezia Giulia.
Il Complesso del Monte Croce, formato dall’unione delle due cavità, rappresenta oggi il secondo sistema carsico per estensione nell’area delle Alpi Carniche, superato solo dal complesso del Monte Cavallo di Pontebba.
Questo risultato è stato possibile grazie al collegamento fisico tra le due grotte, realizzato dal Gruppo Triestino Speleologi nel 2005.
Il rilievo ha registrato la ricca e complessa morfologia del sistema, che ha attraversato diversi momenti di intenso rimodellamento.
La grotta Palpiccola, conosciuta da decenni dagli abitanti di Timau, è stata utilizzata dall’esercito italiano durante la prima guerra mondiale.
Negli anni ’70, il Circolo Speleologico Idrologico Friulano ha realizzato un primo rilievo parziale della cavità, successivamente esteso dal CAT negli anni ’80.
La Grotta di Monte Croce Carnico è stata scoperta nel 1987 da un socio del Gruppo Triestino Speleologi.
La cavità presenta una vasta sala di crollo e una galleria a sezione ellittica che sale con una pendenza costante di circa 40 gradi.
Le esplorazioni hanno rivelato una serie di gallerie freatiche che puntano in direzione della Palpiccola, suggerendo ulteriori possibilità di prosecuzione.
Nel novembre del 2023, una frana ha reso inagibile l’accesso alle grotte, sommergendo in parte la strada e il sentiero d’accesso.
Sarà necessario mettere in sicurezza l’area prima di poter tornare a esplorare le zone più profonde del complesso.
Il nuovo rilievo del Complesso del Monte Croce rappresenta un importante contributo alla speleologia carnica, documentando la complessa morfologia di uno dei sistemi carsici più significativi della regione.