Si è conclusa nella serata di Sabato 13.11.2010 l’esercitazione “Muculufa 2010”.
L’esercitazione, patrocinata e voluta dalla Provincia di Caltanissetta, Ufficio di Protezione Civile, in concorso con il Distretto Minerario di Caltanissetta, e sotto l’egida ed il coordinamento istituzionale della Prefettura di Caltanissetta, ha visto la Decima Zona Speleologica del Servizio Regionale Sicilia del CNSAS impegnata in una complessa attività di ricerca e soccorso di un disperso nella zona della miniera di Muculufa, tra Butera e Ravanusa.
Le operazioni sono state precedute da un briefing innanzi a tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, tenuto intorno alle 10,00 di sabato presso la sala operativa della Prefettura di Caltanissetta, e presieduto dal Vicario Dr.ssa Di Raimondo.
Nel corso della riunione, dopo un breve inquadramento dell’area di esercitazione da parte del Dr. Saia della Provincia di CL ( Ufficio PC) dell’Ing. Brescia del Distretto Minerario di Caltanissetta ( Corpo Regionale delle Miniere), si è passato ad una descrizione delle finalità e compiti del CNSAS e del documento di impianto dell’esercitazione.
A questo punto, dopo avere costituito una Unità di Crisi presso la Prefettura, per il coordinamento ed il monitoraggio dell’evento, tutto il personale operativo si è spostato nell’area di esercitazione, ove , si è costituita una area registrazione ed una sala operativa ( su tende), e si è proceduto alla suddivisione della zona in aree di ricerca e l’assegnazione delle stesse alle varie squadre.
Le squadre, composte da personale del CNSAS e del Corpo Forestale della Regione Siciliana, avevano l’incarico di trovare un cercatore di funghi che non aveva fatto rientro a casa.
La ricerca era stata delimitata a seguito di individuazione della cella telefonica relativa all’ultima telefonata effettuata dal disperso.
Alla ricerca partecipava anche una Unità Cinofila Ricerca di Superficie.
Le squadre in possesso di GPS e Radio su frequenze CNSAS per comunicare alla sala operativa la propria posizione ed il rispetto della zona assegnata e coordinate dallo staff di gestione presente in sala operativa, partivano intorno alle 12,30..
In sala operativa, veniva annotato su apposito software cartografico il movimento delle squadre e le relative coordinate geografiche.
Intorno alle 14,30 l’unità cinofila individuava la pista probabile all’imbocco di uno degli ingressi della miniera, e, di conseguenza, veniva determinato un rispiegamento delle forze operative.
Veniva così costituita una squadra speleologica di primo intervento con medico specialista al seguito, per individuare il disperso e, eventualmente fornirgli i primi soccorsi.
Avvenuto il ritrovamento si provvedeva così a medicalizzare l’infortunato ed a fornire all’esterno della cavità tutte le informazioni, grazie ad una linea telefonica stesa rapidamente.
Dopo l’opportuno condizionamento in barella speleo del ferito lo stesso veniva fatto uscire, con le tecniche di soccorso speleologico, dalla miniera e “passato in consegna” alla squadra alpina che provvedeva a trasferirlo in barella portantina.
A questo punto il ferito, veniva calato giù per il ripido pendio sino al campo base, dove veniva preso in consegna dall’Ambulanza della CRI per il trasporto in ospedale.
L’evento si è concluso intorno alle 16,00.
Le fasi della gestione di tutto l’intervento, tanto di ricerca che di soccorso venivano coordinate dal Delegato Speleo e dal Presidente Regionale, collaborati dai Vice Delegati di Zona e con la collaborazione di un componente del Direttivo Nazionale del Coordinamento del Soccorso Speleologico.
In sala operativa, per il necessario coordinamento istituzionale, erano inoltre presenti un Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri del C.do provinciale di Caltanissetta, il Responsabile Ufficio PC della Provincia di Caltanissetta, il Responsabile per la Provincia di Caltanissetta del dipartimento regionale Protezione Civile, il Responsabile per CL del Corpo delle Miniere, che ha avuto modo di verificare la gestione dell’evento anche all’interno della cavità, un Dirigente del Corpo Forestale della Regione Siciliana, il Sindaco di Butera.
Presenti anche come osservatori, funzionari della Provincia di Agrigento, volontari di PC di Niscemi e Sommatino, della CRI di Caltanissetta, funzionari dei Comuni di Campobello di Licata e di Ravanusa ed i VVF di Caltanissetta.
Come supporto logistico il Comune di Butera e quello di Campobello di Licata hanno provveduto al catering di tutto il personale, l’Associazione Viking 4×4 a gestire i trasfert del personale operativo su fuoristrada, la CRI a truccare il ferito ed alla gestione del ferito oltre la zona impervia, l’Arma dei Carabinieri e il Corpo Forestale alla gestione del flusso di visitatori ed all’ordine pubblico.
Il Corpo Forestale inoltre, con la sua rete radio informava in tempo reale l’Unità di Crisi in Prefettura dell’evoluzione dell’evento.
Conclusivamente l’esercitazione ha consentito non solo di testare un evento complesso di ricerca e soccorso tanto speleologico che alpino, ma di far conoscere a tante realtà istituzionali le problematiche di gestione del soccorso organizzato in ambiente impervio.
L’auspicio è, per quanto riguarda le Istituzioni Siciliane, che si faccia tesoro delle attività addestrative, sia in sede di pianificazione territoriale delle emergenze di PC, sia in fase operativa.
Sicuramente per il CNSAS Sicilia un nuovo bagaglio di esperienze che arricchirà il personale chiamato ad operare con frequenza in emergenze reali.
Il Presidente Servizio Regionale Sicilia CNSAS
Giorgio Bisagna

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