Un convegno a Ulassai ha presentato i risultati di una ricerca interdisciplinare sulle grotte turistiche
Il patrimonio carsico sardo è una risorsa naturale di grande valore, ma anche di grande fragilità.
Le grotte turistiche, infatti, sono soggette a impatti ambientali dovuti alla frequentazione umana, che possono alterare il microclima, la flora, la fauna e le formazioni geologiche.
Per questo, è necessario monitorare e gestire in modo sostenibile queste aree protette, salvaguardando la loro biodiversità e il loro fascino.
Questo è stato il tema del convegno “Metodi e strumenti per la valorizzazione del patrimonio carsico sardo“, che si è svolto mercoledì 13 dicembre 2023 a Ulassai, in provincia di Nuoro.
L’evento, patrocinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ha presentato le esperienze del progetto di ricerca SHOWCAVE, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
Il progetto SHOWCAVE, coordinato dall’Università di Torino, ha coinvolto ricercatori di diverse discipline, che hanno studiato diverse grotte turistiche della Sardegna, utilizzando metodi e strumenti innovativi. Tra questi, il monitoraggio meteorologico, gli indicatori biologici, le scansioni laser 3D e l’analisi del ciclo di vita (LCA).
Il convegno ha visto la partecipazione di esperti, rappresentanti delle istituzioni e degli enti gestori delle grotte, che hanno discusso dei risultati e delle prospettive del progetto, nonché delle sfide e delle opportunità per la valorizzazione del patrimonio carsico sardo.
Tra gli interventi, quello del prof. Marco Isaia, coordinatore del progetto, che ha illustrato gli obiettivi e le attività di SHOWCAVE, e quello del dott. Roberto Ferrara, che ha mostrato le impressionanti immagini delle grotte ottenute con le scansioni laser 3D.
Il convegno si è concluso con una tavola rotonda, moderata dal dott. Pierpaolo Duce, che ha messo a confronto le diverse esperienze e le diverse visioni sul tema della tutela e della promozione delle grotte turistiche.
Hanno partecipato il sindaco di Ulassai, Giovanni Soru, il presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu, il responsabile scientifico del Centro Pipistrelli Sardegna, Mauro Mucedda, il presidente della Federazione Speleologica Sarda, Angelo Naseddu, il direttore del Servizio tutela della natura e politiche forestali della Regione Autonoma della Sardegna, Giuliano Patteri, e il prof. Marco Isaia.
Il convegno è stato anche l’occasione per visitare la grotta di Su Marmuri, una delle più belle e spettacolari della Sardegna.