Domenica scorsa la città di Venezia è stata scossa dalla comparsa di una chiazza verde fluo nel Canal Grande.

Dopo le prime analisi effettuate dagli esperti, è stato confermato che si tratta di una sostanza tracciante, la fluoresceina, non pericolosa per l’ambiente e per la salute umana. Non è ancora noto se si tratti di un atto doloso o maldestro.

Le indagini sono ancora in corso, ma la polizia locale ha già escluso la presenza di possibili sostanze tossiche.

Nel frattempo, il prefetto di Venezia ha ribadito l’importanza di proteggere la città e ha annunciato uno sforzo straordinario per effettuare controlli sui luoghi simbolo di Venezia.

La fluoresceina, la sostanza usata anche in speleologia e facilmente reperibile ovunque, è stata confermata come la sostanza presente nell’acqua.

Le analisi chimiche e biologiche effettuate dai vigili del fuoco e da Arpav hanno scongiurato qualsiasi pericolo per l’ambiente e per la salute umana.

Nonostante la natura non pericolosa della sostanza, l’episodio è stato comunque definito deprecabile e negativo dal prefetto di Venezia, che ha già predisposto una serie di dispositivi di sicurezza per proteggere la città e controllare il traffico di imbarcazioni che potrebbero causare il moto ondoso.

La natura del gesto resta al momento un mistero, ma la Procura di Venezia ha aperto un’inchiesta per far luce sull’accaduto. Nel frattempo, la città lagunare si prepara a mettere in campo misure preventive per evitare danni futuri.