Il rifugio, capace di ospitare oltre 40 persone, è stato inaugurato dall’ospite d’eccezione Vittorio Sgarbi, insieme all’inaugurazione del piazzale sovrastante.
Il Monastero di San Prospero di Camogli ha riaperto al pubblico il suo rifugio antiaereo, costruito dai Monaci nel 1944 e capace di ospitare oltre 40 persone, dopo due giorni di lavori per renderlo visitabile.
L’inaugurazione è stata presieduta dall’ospite d’eccezione Vittorio Sgarbi, che insieme all’inaugurazione del piazzale sovrastante, ha tagliato il nastro anche per il rifugio.
Il rifugio ha attirato l’attenzione di numerose personalità e appassionati di storia, che hanno atteso pazientemente la lunga coda per visitare questo pezzo di storia della Liguria.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Dom Francesco Beda Maria Pepe, che ha dato la possibilità di far rivivere la storia del rifugio e di divulgarla.
Il coordinamento Ligure Studi Militari e il Gruppo Speleologico Ligure Arturo Issel sono stati coinvolti nella riapertura del rifugio, coordinando i lavori di ristrutturazione e di apertura al pubblico.
La riapertura del rifugio antiaereo rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione del patrimonio storico e artistico della Liguria e un’occasione imperdibile per i turisti e gli appassionati di storia.