Pur se scelta di ripiego, o forse proprio per questo, la conca di Piaggia Bella è stata particolarmente felice di vederci così colorati e tanti e sereni sulle sue sponde erbose.
Ora infatti il sistema conta un nuovo ingresso, il 15°, l’Abisso dei Grassi Trichechi, che a circa -560 entra in PB in Reseau E (affluente del grande Reseau B che raccoglie le acque di tanta parte di Balaur e zona Omega). Un paio di foto (del trottolino Valerio Olivetti) sono visibili qui http://www.gsptorino.it/immagini/gallerie/?album=Trichechi2010 sito che pigramente stiamo tentando d’aggiornare.
Particolarmente gustosa l’uscita da PB al posto del più lungo e verticale ritorno via Trichechi…

La via buona è stata quella già parzialmente percorsa nel 2007, quando però una piena ci impedì di avanzare e pure di tornare alla luce per un discreto po’ d’ore… Dislivello invariato, ma lo sviluppo aumenta sensibilmente: ora i chilometri sono circa 43!

Novità anche dalla remota zona O, dove una rivisitazione di O5 ha prodotto, tra l’altro, una grande diramazione che per ora rientra sul conosciuto a -90. In zona, anche un nuovo ingresso, Red Bull, anch’esso tosto catturato da O3, che peraltro già fa sistema con O4 ed O5.

Infine, al capitolo “giunzioni”, si ascrive anche la nuova grotta che s’apre a 150 metri dalla Capanna, frutto d’uno degli scavi marguareisiani più indiavolati di sempre.
Ancora non si può parlare di 16° ingresso, ma i metri che mancano non dovrebbero regalare sorprese: si entrerebbe nella galleria Popongo, ora raggiungibile via PB in 7-8 ore di marcia, prossima alle zone terminali della Gola del Visconte, a loro volta cruciali per comprendere se le spire di PB sarebbero capaci d’avvolgere anche il sistema del Biecai, che attende ignaro al di là del Colle del Pas.

Grazie a tutti gli esploratori, musici, marcioni, laziali, toscani, liguri, piemontesi, senzapatrie!

Finito il campo da una settimana, echi di nuovo anche dal fondo del Tao, dove sapevamo, già da 2 anni, che al di là di uno stretto sifone e dell’ancora più stretta fessura successiva, ci attendevano begli ambienti. La siccità tanarese di questo fine agosto ci ha aiutato non poco: sifone asciutto!
Naturalmente non solo fortuna, il trapano rotto s’è fatto beffe delle cinque batterie trascinate fin lì e non ci ha quindi consentito una disostruzione sensata del tratto successivo, ma comunque, forzando un poco, siamo riusciti a passare tutti e sei.
Oltre l’infido gallerie concrezionatissime, con dimensioni generose per lo standard Tao, ma non solo, si gettano in un attivo che si lascia percorrere placidamente verso valle e verso monte sino a due laghi che richiedono una muta per proseguire.

Quasi 300 metri di rilevato, ma soprattutto una certezza: collettore! Principale o secondario che sia, il primo verso corso d’acqua profondo (-400) della Valdinferno.

GSP Torino

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