Notizia di Federico Battaglin

Giovedì, a cavallo tra la mattina e il pomeriggio, durante una breve visita (max 5h) alla famosa cavità “Buso della Rana” posta nella zona di Malo (Vicenza) è accaduto il solito fattaccio, che il frequentatori della “Rana” conoscono a
volte pure in prima persona: furto con scasso di oggetti personali collocati in automobile.

Insomma, una volta usciti dalla cavità, poco dopo le 16, appena finito di cambiarci, ci siamo accorti della scomparsa di porta-fogli e cellulari (il mio si è salvato, dato che me l’ero dimenticato a casa!), poi, della manomissione assai poco visibile della serratura del portella del bagagliaio della mia auto.

Per chi conosce la zona, riferisco che l’automobile non l’ho lasciata nell’apposito parcheggio dato che il primo punto preso di mira e nemmeno davanti ad un bar nella zona, ormai non sicuro, bensì vicino a delle case, ovviamente non su zone di proprietà di privata e neppure in posizione di intralcio.

Fatto un breve giro in zona per vedere se trovavamo in giro almeno i documenti, ma nulla, ovviamente!

Così ci siamo recati presso il comando dei Carabinieri di Malo per far denuncia con ignoti.

Il carabiniere che compilava la denuncia di diceva che l’ultima risaliva a poco più di una settimana prima, anche se la frequenza è diminuita leggermente con la stagione fredda, e che sapevano chi in genere prende di mira le auto degli “spelei”, ovvero una persona (o due) che abitano poco lontano dalla grotta.

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