Il degrado e l’abbandono in cui versava la Fonte dell’Ospedale di Via Cupetta del Mattatoio a Bracciano (RM) hanno indotto l’archeologa Elena Felluca con un gruppo di volontari (insieme al supporto della stessa amministrazione comunale di Bracciano) a ripulire il manufatto da erbe infestanti e da terriccio di deposito. Il Fontanile di Via Cupetta è una struttura atta ad agevolare l’approvvigionamento di acqua condotta in due grandi vasche attraverso una serie di cunicoli scavati nella roccia tufacea. Venne realizzato nel 1511 probabilmente per volere di Giangiordano Orsini o della moglie Felice della Rovere (figlia di papa Giulio II), a favore della comunità di Bracciano come recita l’iscrizione : “A FVNDAMENTIS PUBLICAE COMODITATI ANNO DOMINI MDXI”. Così i Signori del luogo e la popolazione strinsero un patto simboleggiato anche dagli stemmi scolpiti sul fontanile stesso: uno che raffigura due mani che si stringono (simbolo di un patto) tenendo insieme una rosa (simbolo Orsini). La lapide centrale ricorda invece un intervento di restauro avvenuto nel 1861. Nei documenti rinvenuti nell’Archivio Storico di Bracciano il fontanile viene denominato Fonte dell’Ospedale, con chiari riferimenti all’Ospedale Vecchio che si trova poco distante.
Gli interventi di ripulitura interni al bottino di captazione hanno evidenziato la presenza di un serie di condotti idraulici scavati nel tufo di epoca etrusca. I cunicoli sono stati esplorati e documentati per la prima volta dagli speleologi del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio contattati dalla stessa dott.ssa Felluca che ha provveduto ad informare l’amministrazione comunale della scoperta. Sino ad oggi non erano noti manufatti etruschi all’interno dell’abitato di Bracciano.
Si tratta di un rinvenimento molto importante che dimostra come sulla collina dove sorge ora il paese di Bracciano vi fossero delle presenze di epoca etrusca. I cunicoli che caratterizzano l’acquedotto sono a sezione ogivale scavati direttamente nel tufo i cui esempi sono ben noti in tutto il territorio laziale. L’esplorazioni proseguiranno da parte del Gruppo Vespertilio anche nei prossimi giorni. Purtroppo la fonte verte oggi in pessime condizioni e necessita di urgenti interventi di restauro e di opere di consolidamento. L’iniziativa, come sottolineato da Elena Felluca, ha l’intento di stimolare le autorità competenti affinché i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bracciano abbiano finalmente la dovuta considerazione.