Speleologi e Volontari Uniti per Ripulire un Ecosistema Fragile

L’Altopiano di Asiago ha ospitato un’importante operazione di bonifica della Grotta di Fiara il 7 e 8 settembre 2024. Speleologi, volontari e alpinisti si sono riuniti per ripulire la grotta, inquinata da carcasse di animali e altri rifiuti.

Claudio Barbato

L’iniziativa ha coinvolto 29 partecipanti, che hanno recuperato 45 sacchi di rifiuti in due giorni, utilizzando attrezzature come verricelli e motoseghe.

Nonostante l’impegno, sarà necessaria un’ulteriore giornata di lavoro per completare la bonifica.

L’operazione ha sensibilizzato i partecipanti sull’importanza della tutela degli ambienti ipogei e del patrimonio idrico, creando un momento di aggregazione e collaborazione tra diverse associazioni speleologiche.

Speleologi, Grotte, Acqua e Pecore.

Di Claudio Barbato

L’Altopiano di Asiago o dei Settecomuni è un Altopiano carsico di 600 km quadrati.
Sotto di esso ci sono le sorgenti mentre sopra oltre alle grotte, le cime e le valli ci sono le attività di allevamento e pascolo.

Questa è la storia o racconto di due giornate 7 e 8 Settembre 2024 che ha coinvolto Speleologi, volontari, alpinisti, cittadini in un luogo bellissimo e speciale come Roccolo di Fiara.

Dalla strada principale che sale da Fiara a Campofilone si sente la motosega di David che taglia il tronco caduto sopra all’imbocco della grotta.

La Grotta di Fiara, esplorata dal Gruppo Speleologico Settecomuni 40 anni fa, ha subito un grave inquinamento da carcasse di animali e altro successivamente alla esplorazione ed oggi siamo qui per bonificarla.

Trasportiamo i materiali che serviranno per la bonifica.

Arriva prima Ennio con il suo aiutante per installare un verricello a bandiera che servirà a tirar su i big bag carichi di sacchi con i rifiuti da stoccare e selezionare.

Disgaggio dell’ingresso e sistemazione di un recinto a sicurezza di chi rimarrà fuori. Gli speleo e i volontari arrivano alla spicciolata.

Dopo una breve riunione a bordo grotta, ognuno di noi si prepara alla attività di bonifica.

Chopper ( speleo del GSS) uno degli esploratori di questa grotta è visibilmente preoccupato del grave inquinamento e conferma che ai tempi della prima esplorazione la grotta era pulita.

Due giorni intensi non sono bastati per bonificare la grotta e ci vorrà un’altra giornata di lavoro.

Molti i partecipanti 19 il primo giorno a cui se ne sono aggiunti altri 10 il secondo giorno.

La prima giornata si è conclusa con un bivacco a raccontarci avventure e sogni speleo.

I selezionatori all’esterno hanno separato il separabile e trasportato i sacchi nel Pickup per portarli al punto di raccolta.

Sono stati consegnati alcuni orecchini identificativi ai Carabinieri Forestali di Asiago che hanno fatto anche foto a quello che usciva dal pozzo.

Alcuni dati

Hanno partecipato alla Bonifica i gruppi GS Settecomuni, Gruppo Grotte Trevisiol, Gruppo Grotte Giara Modon di Valstagna, Gruppo Grotte Treviso, Gruppo Grotte Valdagno, Club Speleologico Proteo, Gruppo Speleologico Padovano CAI, Gruppo Speleologico Sacile.

Quarantacinque i sacchi recuperati molti dei quali contenenti le carcasse di trenta pecore, un teschio di un bovino e uno di un cavallo o asino.

10 ore di lavoro sabato e 6 la domenica per un totale di 464 ore svolte dai volontari a titolo gratuito.

Sono stati impiegati un verricello, un gruppo elettrogeno, sacchi, big bag, badili, picconi, leve, corda per salire e scendere, impalcatura, motosega, pickup.

Ci sono voluti cibo e bevande per 30 persone per tre pasti quasi tutto fornito dal comune di Rotzo proprietario del fondo.

Per il vostro piacere di lettura allego anche un racconto fatto da due dei volontari che hanno partecipato alla bonifica.

Buona lettura e alla prossima per gli aggiornamenti della operazione Mani in Alto.

ECOSPELEOLOGIA: un cuore tra i due mondi.


-La speleologia è anche questo:
Sabato e domenica sull’altopiano di Asiago, in località Roccolo di Fiara, insieme a tantissime belle persone, Margherita ed io (del GGT di TV) abbiamo partecipato ad un progetto di bonifica della grotta di Fiara, un ecosistema delicato e fondamentale, per il territorio, sia dal punto di vista idrogeologico che idrografico.

  • Le due giornate di lavoro sono state coordinate dall’associazione dei “Recuperanti di Montagne” con il supporto organizzativo di Claudio, uno speleo davvero a 360° grande preparazione tecnica, capacità organizzativa e gentilezza d’animo.
  • Molti i gruppi speleo intervenuti per il supporto tecnico in grotta, (sono stati trasportati in superficie decine di sacchi con ossa di animali, plastica, vetro, ferro, batterie, e altro materiale), fondamentale la presenza dei numerosi volontari non speleo, che in esterna, si sono occupati della logistica cibo, selezione e separazione rifiuti, trasporto, etc.
    All’operazione è stato dato il nome: ‘Mani in alto’ per salvare Fiara.
  • Nel corso della bonifica sono stati raccolti dei campioni di acqua che verranno sottoposti ad analisi chimiche microbiologiche ed ecotossicologiche. Domenica verso le 13.00, le operazioni di bonifica sono state interrotte e per l’avvicinarsi di un peggioramento meteo e per la numerosa quantità di materiale ancora presente in grotta.
    Si è dunque deciso di rinviare, a data da destinarsi, la conclusione dell’operazione ‘Mani in alto’.
  • Grazie a questa esperienza ecospeleosolidale abbiamo capito l’importanza della tutela degli ambienti ipogei, a tutela dell’immenso patrimonio di acqua potabile che ogni giorno beviamo…ma abbiamo avuto la fortuna anche di conoscere delle meravigliose persone, un momento aggregativo unico, che non vediamo l’ora di ripetere.

una riflessione…

  • La speleologia è anche: Amore per la Natura, “primum movens “ che riesce ad unire gruppi e persone differenti, catalizzandoli in una unica missione: tutelare e preservare il vasto patrimonio naturale, da lasciare in eredità ai nostri figli.
  • La speleologia è anche: intesa e unione tra anime belle, dalla quale, possono nascere amicizie.
  • La speleologia è anche:
    esplorazione, scienza che conduce allo studio delle acque, delle rocce, di chi ha vissuto in passato il nostro pianeta, la speleologia può dare un senso alla nostra vita, è storia e futuro è conoscenza e mistero.
  • La speleologia è anche ritrovare suoni primordiali…

Insomma la speleologia è molto più di un freddo e “ pauroso” buco nero.

Margherita e Aldo