La situazione non è cambiata per gli otto “prigionieri” nella grotta Hölloch in Svizzera, stanno ancora aspettando e sperando che il livello dell’acqua scenda abbastanza per farli uscire, ma ci sono alcune novità e chiarimenti.
Una novità è che sembra che tra il gruppo di turisti ci sia anche un giovane italiano, un lucano di 25 anni, sembra, secondo i giornali italiani, mentre gli svizzeri dicevano che c’erano solo tedesco-svizzeri.
Importanti chiarimenti invece vengono da Daniela Spring; la conoscete tutti, è la gentilissima signora del banchetto della Società Speleologica Svizzera che viene ai nostri raduni con una quantità enorme di libri di Speleologia.
Daniela dice:
Fino agli anni 80, c’era una sola entrata/uscita nell’Hölloch, al livello inferiore, da dove partono chilometri di gallerie, dove « cammini », tra blocchi ed altro, sale in salita e discesa, ma senza difficoltà tecnica, ne materiale necessario. A circa tre chilometri c’è il bivacco 1 attrezzatissimo. E in questo settore che il Trekking Team organizza visite turistiche.
Negli anni 70, Alfred Boegli, esploratore molto conosciuto del sistema, invitava i giovani a venire per portare materiale e cibo fino al bivacco. Si faceva in giornata, ognuno portava un sacco dai 3 ai 5 chili. E loro poi proseguivano le esplorazioni. Per anni è da qui che sono state fatte tutte le esplorazioni, sempre risalendo !
Il dislivello massimo raggiunto era di 880 metri.
Quando va in piena, l’acqua risale di un centinaio di metri nelle gallerie basse e chiude la via d’uscita. Nel 52, Boegli stesso è rimasto bloccato una decina di giorni.
Poi dall’ottanta circa, sono state trovate entrate in alto della montagna dai 1300-1500 metri d’altezza. Da qui si fanno le nuove esplorazioni nel sistema alto. Ora il dislivello totale è di 940 metri e lo sviluppo ha superato i 203 km.
E da una di queste entrate che si può raggiungere abbastanza facilmente il livello « orizzontale » però ci sono molti pozzi di cui uno di un centinaio di metri, strettoie e difficoltà tecniche.
Ho trovato l’informazione che cercavo nella guida del nostro ultimo congresso (2012) che proprio organizzava traversate dall’entrata 2 (in alto), all’entrata 1(in basso).
Il dislivello annunciato è di 600 metri circa.
Quindi i soccorritori che raggiungono il campo portando viveri si fanno la bellezza di un -600, e non un -300 come avevo scritto nei precedenti comunicati.
Un ringraziamento a Daniela! Ci vediamo a Casola!!!!!