di Maui Perissinotto
Nel numero di agosto della rivista Current Biology (volume 18, issue 16), alcuni ricercatori del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università di Calgary (Canada) spiegano il motivo per cui i pipistrelli sono vittima delle centrali eoliche in misura maggiore degli uccelli. Il sistema di ecolocazione permette ai chirotteri di localizzare oggetti in movimento, anche meglio di quelli fermi, e quindi ad evitare le pale delle turbine, per cui ci si stupiva di questa mortalità. Leggendo l’abstract dell’articolo, disponibile in rete, scopriamo che i pipistrelli sono uccisi da un “barotrauma” dovuto alla rapida riduzione della pressione atmosferica in prossimità delle pale. Questo trauma implica il danneggiamento dei tessuti polmonari, con emorragie, a causa di variazioni rapide o eccessive di pressione. Secondo i ricercatori, che hanno studiato i resti di pipistrelli trovati in prossimità di centrali eoliche, circa il 90% delle morti sono imputabili a barotrauma, mentre solo il 10% è dovuto a contatto diretto con le pale delle turbine. Gli uccelli, avendo un sistema respiratorio differente, sono meno soggetti a questo tipo di trauma rispetto ai mammiferi.

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