La Federación Balear de Espeleología e la Societat Espeleologica Balear si accusano a vicenda per la distruzione di concrezioni nella grotta di Vallgornera, gioiello della speleologia nelle Baleari

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano Part Forana di Mallorca, nella grotta del Pas de Vallgornera, a Llucmajor, si sta consumando una battaglia sotterranea tra due importanti organizzazioni della speleologia spagnola: la Federazione Balearica di Speleologia (FBE) e la Società Speleologica Balearica (SEB).

La FBE ha presentato una denuncia alle autorità locali per la “grave distruzione di concrezioni” all’interno di una galleria della grotta, dichiarata Zona di Speciale Conservazione e considerata la più estesa di Maiorca, con oltre 78 chilometri di sviluppo tra zone aeree e sommerse.

Secondo la FBE, danni irreparabili sarebbero stati causati dalla SEB, un’entità che si è separata dalla federazione nel 2017 e che nega categoricamente le accuse, attribuendole a una volontà di “fare del male”.

La polemica tra le due entità ha portato la direzione generale per l’Ambiente e la Gestione Forestale a sospendere i permessi di accesso alla grotta concessi a entrambi i collettivi per il secondo trimestre del 2024, fino a quando non verrà presa una decisione definitiva.

La SEB ha presentato un ricorso per proseguire gli studi nella grotta.

La denuncia presentata dalla FBE, accompagnata da un video girato all’interno della galleria interessata, spiega che per la realizzazione dei propri lavori di esplorazione nel settore della grotta chiamato Mussol, la SEB “ha bisogno di un gran numero di portatori, poiché si tratta di gallerie subacquee di grande estensione”.

A febbraio di quest’anno, uno di questi portatori, che occasionalmente aiuta la SEB e che è affiliato alla FBE, ha riferito che per accedere al cosiddetto “labirinto inferiore”, i membri della SEB “utilizzavano la galleria di sa finestra per la sua facilità di accesso”, nonostante questa galleria “non fosse mai stata utilizzata per accedere al labirinto inferiore a causa della grande abbondanza di concrezioni estremamente delicate”.

Secondo la FBE, la SEB avrebbe deciso di separarsi per non essere soggetta alla normativa della federazione, in particolare in materia di esplorazioni e pubblicazioni.

Nel video si nota come “non vi sia stata la minima intenzione di evitare la rottura degli speleotemi, non si nota la minima traccia di segnalazione“, denuncia la federazione, accusando la SEB di essere entrata “a sacco” nella grotta “senza rispettare nulla”.

La FBE non esclude la possibilità di presentare denuncia al Seprona della Guardia Civil per quello che considera un “atto di vandalismo inaccettabile”.

La situazione è preoccupante per la gravità dei fatti, con danni irreversibili, e per il fatto che i protagonisti siano proprio coloro che dovrebbero tutelare e preservare questo patrimonio naturale unico.

Dove dovrebbe prevalere la professionalità e il rispetto per l’ambiente, si acuisce l’oscurità a causa del fango sollevato tra esperti e specialisti della speleologia.

Incomprensibile e persino scandaloso per il profano, ma consapevole che nelle gallerie sotterranee di Vallgornera la natura ha donato bellezza e valori unici.

Mentre le autorità locali indagano sulla vicenda, la grotta di Vallgornera rimane chiusa al pubblico e agli studiosi, in attesa di una soluzione che possa garantire la tutela e la conservazione di questo prezioso patrimonio naturale.

La speranza è che prevalga il buon senso e la collaborazione tra le parti, per garantire un futuro sostenibile alla grotta e alle sue meraviglie.