Ad ulteriore chiarimento della questione e a supporto dell’appello lanciato tre giorni fa
riporto in lista (su sua richiesta) e sugli altri social di interesse speleologico,
il messaggio odierno di Arrigo Cigna (past President di SSI e UIS)
rivolto al Presidente e al Consiglio della Società Speleologica Italiana.
Concetti che credo sono condivisi dalla stragrande maggioranza degli speleologi, oltre che dai soci della SSI: è bene ribadirlo.
Mauro Chiesi
Presidente,
la nostra lettera si riferisce alle voci di un prelievo del reperto dal luogo dove si trova. La documentazione sulla opposizione espressa in passato si trova ovviamente nei documenti della segreteria SSI. Pertanto vai a ricercarla nel luogo dove si trova.
Rimane il fatto che noi rappresentiamo la punta dell’iceberg di quanti sostengono questa tesi in questo momento e che ha anche “radici” nel passato.
Ho visto il servizio sulla ricostruzione del volto dell’Uomo di Altamura e non posso fare altro che congratularmi per questo che è perfettamente in linea col principio di lasciare in situ gli originali (vedi Lascaux, Cuba, ecc.) e esporre le riproduzioni in modo da mettere a disposizione di quanti possono essere interessati al fatto ma lasciando l’originale al sicuro.
Ribadisco che deve assolutamente essere assicurata la protezione del reperto evitando nel modo più categorico qualsiasi manomissione anche sotto giustificazioni “scientifiche”. Eventuali prelievi devono sempre essere autorizzati soltanto dopo una dettagliata proposta anche per evitare duplicazioni.
A questo proposito è essenziale che si costituisca una Commissione Scientifica per garantire l’assoluta protezione del reperto.
Questa deve comprendere specialisti ad alto livello, competenti in materia.
In conclusione la SSI, in questo preciso momento, deve sostenere questa posizione senza se e senza ma.
Saluti
Arrigo