di Giorgio Pannuzzo
Ancora novità dall’Arera.
Dopo l’arrivo delle grandi piogge sembrava improponibile l’attività negli abissi attualmente in esplorazione, quindi si pensava di rivedere qualche rametto laterale in Dolce Vita o Frank Zappa, al riparo dalle intemperie.

Vista la soprendente domenica di sole esibita dalla montagna al nostro arrivo dal maltempo della pianura, abbiamo ripreso in considerazione un’uscita esplorativa alla Crevazza Fruttari.

Divisi in ben tre squadre, ci siamo diretti ognuna verso i proprio obiettivo: la squadra fotografica si è dedicata al Pozzo dello Speck, fino a -114. La squadra “profonda” ha controllato una diversa via
di discesa lungo il P. Archimede, rientrando sul già noto fondo del Caviale (-260 circa) senza peraltro trovare finestre degne di nota.
La squadra “traverso”, infine, ha tentato il più volte rinviato controllo delle parti alte del P153 “Podzilla”.
Dopo alcuni metri di aerea progressione sub-orizzontale e una risalita (bagnata) di circa 30 metri, gli esploratori si sono trovati davanti un bivio.
Scelta la via più arieggiata, sono state superate 3 strettoie non banali e ci si è fermati in cima ad una grossa verticale, di dimensioni davvero notevoli, per esurimento corde.

Al momento la nuova diramazione non è ancora topografata ed è difficile dire che potenzialità possa offrire. Purtroppo sembrerebbe puntare in direzione opposta rispetto agli abissi teoricamente collegabili (Increduli in primis).

Da annotare che la profondità totale del “Podzilla” si avvicina inesorabilmente ai 200 metri, considerando che sembra proseguire ancora bene verso l’alto.

Questa volta abbiamo usufruito del prezioso aiuto in massa degli amici bresciani dell’ASB.
Partecipanti: C. Brescianini, M. Gerosa, G. Pannuzzo, M. Sassi, GP Foti, G. Frassine, R. Gaiti.

Giorgio Pannuzzo
GSB Le Nottole

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