Rhinolophus hipposideros - Ferro di cavallo minore.Finalese - Il pipistrello sembra essere un Rhinolophus hipposideros - Ferro di cavallo minore - foto Marina Abisso

Non tutti si innamorano dei pipistrelli, ma quelli che lo fanno si innamorano duramente – Not everyone falls in love with bats, but those who do fall hard

E’ il momento dei pipistrelli!

Ne parla anche il numero di agosto 2024 del National Geographic, in un articolo di James Gorman, già reporter scientifico del New York Times, che ha scritto molto – in passato – sul volo e sulla vita dei pipistrelli.

Nell’articolo, traspaiono note di affetto per i chirotteri che non possono non toccare in profondità il cuore degli speleologi.

Diga di Glori – Badalucco – nelle gallerie sono presenti diverse colonie di chirotteri – foto Marina Abisso

Gorman narra l’esperienza di diversi scienziati che hanno fatto dello studio dei chirotteri la loro vita: le capacità straordinarie dei pipistrelli, per gli scienziati, vanno al di là della loro reputazione (immotivatamente) inquietante.

Tra questi, Sharon Swartz della Brown University, Alireza Ramezani della NorthEastern University, Emma Teeling dell’University College di Dublino, Paul Webala, biologo della fauna selvatica presso l’Università Masai Mara e molti altri.

UN VOLO D’AMORE

Alcune persone trovano i pipistrelli semplicemente inquietanti.

Altri si preoccupano delle malattie che potrebbero portare, comprese quelle simili al virus che ha causato la pandemia di Covid-19. Ad essere onesti, i cani affetti da rabbia uccidono molti più esseri umani rispetto ai pipistrelli, e il virus dell’influenza passa attraverso uomini, anatre e maiali, ma nessuno di questi suscita la stessa paura.

Alcuni scrittori non li amano.

Il poeta Theodore Roethke scrive che “qualcosa non va o è fuori posto quando i topi con le ali possono indossare un volto umano”.

D.H. Lawrence, autore dell’”Amante di Lady Chatterley”, si disgusta contemplando i pipistrelli “appesi a testa in giù come file di vecchi stracci disgustosi”: “in Cina il pipistrello è il simbolo della felicità, ma non per me!”

Speleologi e scienziati, invece, apprezzano i pipistrelli: i primi li amano perché condividono con loro il buio, i secondi li studiano per scoprire un paese delle meraviglie pieno di misteri scientifici, come il volo incredibilmente acrobatico dei pipistrelli, la loro straordinaria longevità o la loro invidiabile resistenza alla maggior parte dei tumori. Alcuni sperano di trasformare le conoscenze su questi animali a beneficio dell’uomo. Altri sono semplicemente affascinati dalla loro straordinaria diversità e dalla storia evolutiva.

Tutti, alla faccia dei poeti nauseati, sono convinti che i pipistrelli siano molto di più che topi volanti.

SUCCESSO EVOLUTIVO

I pipistrelli sono una storia di successo dell’evoluzione, scrive Gorman: una volta preso il volo, hanno colonizzato ogni nicchia ecologica disponibile per le creature alate e si sono diffusi in tutto il mondo. Un quinto delle specie di mammiferi appartengono a questo ordine: una diversità notevole! Solo l’ordine dei roditori conta più membri.

I loro antenati erano piccoli mammiferi terrestri, probabilmente insettofagi. I più antichi fossili di pipistrello conosciuti – provenienti dalla formazione geologica del Green River nel Wyoming – risalgono a più di 50 milioni di anni fa e mostrano già l’avambraccio e le dita trasformati a formare un’impalcatura per la sottile membrana muscolare dell’ala del pipistrello. Da qui il nome latino dell’ordine dei pipistrelli: Chiroptera, “ala della mano”.

Grotta di Bocca Lupara – probabilmente Myotis blythii Vespertilio di Blyth – foto Marina Abisso

I SEGRETI DEL VOLO DEI PIPISTRELLI

Il volo dei pipistrelli è caratterizzato da una struttura alare unica, formata da pelle tesa su ossa leggere e flessibili con molte articolazioni. Questa complessità permette un controllo dettagliato sul movimento in volo, cosa che affascina gli scienziati.

Swartz, dopo aver studiato i primati, si è dedicata ad esplorare le ali – uniche – e il volo acrobatico dei pipistrelli: la struttura scheletrica complessa e la capacità di volare li rendono soggetti di grande interesse scientifico, e nascondono segreti che potrebbero avere impatti benefici sull’umanità.

Alireza Ramezani cerca di comprendere e replicare con un drone il volo dei pipistrelli. Ispirato dagli esperimenti di Swartz, ha accettato la sfida di creare pipistrelli robot. Una delle chiavi per comprendere e replicare il volo dei pipistrelli, egli sostiene, è che i pipistrelli non prendono consapevolmente ogni decisione in una frazione di secondo. Il tessuto molle delle ali del pipistrello si deforma e si rimodella in risposta alla pressione dell’aria senza bisogno della direzione del centro di controllo del traffico aereo del cervello, un esempio di ciò che gli ingegneri chiamano dinamica passiva. Mentre i pipistrelli muovono le principali articolazioni delle ali, la membrana dell’ala trasferisce quel movimento alle articolazioni più piccole e l’elasticità dell’ala risponde al flusso d’aria contro di essa. “Nei pipistrelli”, dice Ramezani, “si hanno le caratteristiche di locomozione delle meduse e degli uccelli”.

I pipistrelli possiedono molte più articolazioni nelle loro ali rispetto agli uccelli, e la pelle è ricoperta da peli sensoriali che rilevano i cambiamenti nel flusso d’aria. Questo li rende capaci di adattare istantaneamente il loro volo a condizioni variabili, un principio che ha ispirato la progettazione di droni robotici capaci di navigare in spazi ristretti.

ONNIVORI, SOLITARI E SOCIALI

I pipistrelli mangiano tutto: insetti, frutta, nettare, sangue e pesci. Le loro dimensioni variano dal pipistrello calabrone, che pesa meno di un grammo, alla più grande volpe volante, un pipistrello della frutta con un’apertura alare di quasi sei piedi e che pesa fino a tre libbre.

Alcune specie sono solitarie, altre sono sociali. Vivono in vaste colonie e in piccoli gruppi, si appollaiano sugli alberi, nelle caverne, nelle soffitte e dietro le persiane delle case. Sono parte integrante di quasi ogni ecosistema. Consumano zanzare e parassiti agricoli e impollinano piante come banane, mango, avocado e durian, il frutto asiatico notoriamente odoroso ed economicamente importante.

Per non parlare delle pregiate agavi del deserto di Sonora: niente pipistrelli, niente tequila.

Sarebbe terribile un mondo senza tequila, altrettanto un mondo senza pipistrelli.

LONGEVITÀ E RESISTENZA ALLE MALATTIE

Emma Teeling studia la longevità e la resistenza ai tumori nei pipistrelli.

I pipistrelli, a differenza di molti altri mammiferi, possono vivere decenni e raramente sviluppano cancro. Teeling ha scoperto che, nonostante l’alta produzione di radicali liberi derivanti dal volo, i pipistrelli mostrano una capacità sorprendente di riparare il DNA e controllare le risposte infiammatorie, in maggior misura da anziani: questo suggerisce che il volo e le esigenze metaboliche associate potrebbero aver fatto evolvere sistemi di riparazione e risposta immunitaria molto efficaci.

Gli studi hanno dimostrato che i pipistrelli non solo rispondono ai virus che li infettano, ma reprimono anche tale risposta, evitando una reazione eccessiva dannosa. Ciò potrebbe anche essersi evoluto a seguito del volo. Forse.

Il soffitto di Bocca Lupara, a Spezia, è punteggiato da chirotteri – foto Marina Abisso

SFIDE E MINACCE AI PIPISTRELLI

Nonostante la loro resistenza e le loro straordinarie capacità, i pipistrelli affrontano numerose minacce.

Sono soggetti a tutti i problemi di perdita dell’habitat e di invasione umana che affliggono altre specie, insieme ad alcuni a loro peculiari. La malattia del naso bianco ha ucciso un gran numero di esemplari nordamericani. Il raccolto eccessivo delle piante di agave minaccia i pipistrelli che si nutrono di nettare.

E poi c’è il cambiamento climatico: tra le specie più a rischio a causa del riscaldamento del pianeta ci sono i grandi pipistrelli della frutta, come quelli australiani. Non si appollaiano nelle caverne, ma all’aperto, e il caldo estremo può ucciderli: quando la temperatura raggiunge i 42°- 44°C, muoiono di colpo di calore. Alcune specie, che non erano in pericolo fino a 10 o 15 anni fa, ora sono a rischio di estinzione.

La protezione e il monitoraggio delle popolazioni di pipistrelli sono essenziali per preservare queste specie e il loro ruolo ecologico. Paul Webala, ad esempio, sta costruendo una libreria acustica dei richiami dei pipistrelli keniani, per cambiare le regole del gioco nella conoscenza dello stato, dei movimenti e delle posizioni delle diverse specie.

Così, si può sia monitorare le specie minacciate, sia lavorare su progetti di beneficio immediato, come la riduzione della morte di pipistrelli causata dalle turbine eoliche (rif. Scintilena 2007) con sistemi dissuasivi per i chirotteri: un buon modo di coniugare energia pulita e rispetto della fauna.

IL FUTURO DELLA RICERCA SUI PIPISTRELLI

La ricerca continua a rivelare aspetti affascinanti della biologia dei pipistrelli. Il progetto Bat1K, che mira a sequenziare i genomi di tutte le specie di pipistrelli, potrebbe fornire nuove intuizioni sulla loro resistenza alle malattie e sulla loro longevità. Scoprire i geni coinvolti nella riparazione del DNA e nelle risposte immunitarie potrebbe portare a nuovi approcci terapeutici per le malattie umane. La comparazione dei genomi potrebbe dimostrare se esiste una connessione tra il volo e le capacità immunitarie avanzate dei pipistrelli.

CONCLUSIONI DELL’ARTICOLO: IL FUTURO DEI PIPISTRELLI

Per gli scienziati che li studiano e li amano, i pipistrelli non sono solo tesori scientifici, ma anche esseri viventi che sono allo stesso tempo così simili a noi – con le loro ali, il sangue caldo e la nascita viva – e tuttavia irresistibilmente alieni. Inevitabilmente, gli studiosi dei pipistrelli diventano protettori dei pipistrelli.

Un mistero affascinante per gli scienziati, un simbolo di meraviglia naturale e di evoluzione ben riuscita per tutti.

La protezione di questi animali e la comprensione delle loro capacità uniche rimangono priorità cruciali per la ricerca futura

Fonte: National Geographic – August 2024
https://www.nationalgeographic.com/animals/article/bats-evolution-research-diseases

TRA LE TANTE OPPORTUNITÀ DI PARLARE DI PIPISTRELLI: LE NOTTI INTERNAZIONALI DEI PIPISTRELLI, UNA BAT NIGHT IN LIGURIA AL PASSO DEL BOCCO

Più di 30 Paesi celebrano i pipistrelli con eventi educativi e attività per tutte le età nella Notte Internazionale dei Pipistrelli (https://www.eurobats.org), che si svolge ogni ultimo fine settimana di agosto da 28 anni (https://www.scintilena.com/la-notte-internazionale-dei-pipistrelli-un-evento-globale-per-la-conservazione/08/18/).

Durante la Notte dei Pipistrelli (che quest’anno cade il 24-25 agosto 2024), si impara a conoscere le abitudini dei chirotteri e si ascoltano i suoni che emettono, grazie a tecnologie ad ultrasuoni non dannose.

In Liguria, per celebrare la Notte dei Pipistrelli, sabato 24 agosto 2024 il Rifugio Antonio Devoto al Passo del Bocco animerà una serata dedicata a questi curiosi e affascinanti mammiferi.

Denise Trombin, biologa e speleologa del Gruppo Speleologico Lunense, dopo un’introduzione sulla loro biologia ed ecologia, condurrà i presenti in una facile escursione a caccia di chirotteri: non con armi, ma con il bat detector, che capta gli ultrasuoni e li rende percepibili all’orecchio umano.

Denise ha studiato per anni i pipistrelli e da tempo si impegna a sfatare i luoghi comuni sui chirotteri, preziosissima risorsa per la biodiversità.

Tra l’introduzione e l’escursione (queste a titolo gratuito), una cena con prodotti locali (a pagamento: € 20,00 adulti – € 14,00 bambini fino a 10 anni)

Iscrizione obbligatoria ed informazioni: www.parcoaveto.it  – Rifugio escursionistico Antonio Devoto – Strada Provinciale del Bocco, 137 l oc. P.sso del Bocco Mezzanego – tel 0185/342065 – 339/4600877 –  info@rifugiodelbocco.it

Marina Abisso
Speleo Club Ribaldone – GS Lunense

https://www.scintilena.com/limportanza-dei-pipistrelli-per-gli-ecosistemi-globali/08/23/

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