L’ENSA avverte: gli imbrachi da torrentismo, usati dai professionisti, invecchiano rapidamente e potrebbero non garantire la sicurezza durante l’attività.
La Federazione francese di speleologia ha pubblicato sul suo sito uno studio condotto dall’ENSA (École nationale de ski et d’alpinisme) sulle condizioni di usura degli imbraghi da torrentismo, utilizzati per la pratica del canyoning.
L’indagine ha evidenziato che questi attrezzi subiscono un rapido invecchiamento, accelerato dalle condizioni di utilizzo, in particolare dall’esposizione all’acqua e ai raggi solari.
L’ENSA ha testato gli imbraghi utilizzati dai professionisti, rilevando che la maggior parte di essi non rispetta le norme di sicurezza già dalla prima stagione di utilizzo.
Alcuni di essi hanno visto le loro resistenze diminuire fino all’85%, rendendoli inadatti a trattenere anche una semplice scivolata di 10 cm.
L’utilizzo improprio degli imbraghi e la scarsa attenzione alla manutenzione e al controllo dei dispositivi sono stati individuati come fattori critici, che mettono a rischio la sicurezza dei praticanti. L’ENSA raccomanda quindi di prestare la massima attenzione nella manutenzione dell’attrezzatura, di controllarla regolarmente e di seguire scrupolosamente le indicazioni dei produttori.
In particolare, l’istituto di ricerca consiglia di evitare di esporre i dispositivi ad alte temperature e di farli asciugare in un luogo ventilato e all’ombra. Inoltre, è vietato utilizzare gli imbraghi per più di 10 anni e conservarli per più di 5 anni, tutte le attività incluse.
La pratica del canyoning è molto diffusa in Europa e richiede l’utilizzo di attrezzature specifiche e sicure.
Tuttavia, la recente ricerca dell’ENSA ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza degli imbraghi, sottolineando l’importanza di una corretta manutenzione e di un utilizzo responsabile degli attrezzi.
Fonte: https://ffspeleo.fr/usure-et-vieillissement-des-harnais-canyon-295-493.html