Acque carsiche: la Regione Sardegna finanzia ricerca e valorizzazione della risorsa idrica nella riserva della biosfera MAB UNESCO di Tepilora, Rio Posada e Montalbo
Nuoro – Lo studio e la valorizzazione delle acque carsiche presenti nel cuore della catena montuosa del Montalbo, soprattutto nei territori di Siniscola, sono alla base di due progetti finanziati per il 2023 dall’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente verso la Riserva della Biosfera MaB (Man and the Biosphere) Unesco di Tepilora, Rio Posada e Montalbo, dove il soggetto attuatore sarà il Parco naturale regionale di Tepilora.
I progetti. Il primo progetto ha come obiettivo generale quello di approfondire le conoscenze sull’ecosistema ipogeo dell’acquifero carsico del Montalbo e, in particolare, sulla sua vulnerabilità intrinseca.
Tale ricerca rappresenterà un supporto tecnico-scientifico indispensabile per eventuali Valutazioni di Impatto Ambientale nell’area in studio e, inoltre, per eventuali future attività di potenziamento del servizio idropotabile utili allo sviluppo economico nell’area MaB Unesco Tepilora, Rio Posada, Montalbo.
Lo stesso studio costituirà anche un elemento di approfondimento territoriale per l’avvio di piani e progetti nell’ambito dell’Educazione ambientale.
L’intervento sarà realizzato attraverso convenzioni specifiche tra il Parco di Tepilora, l’Università Libera di Bruxelles, rappresentata dal prof. Fabio Stoch, e diversi studiosi ed esperti di speleologia.
Il secondo progetto ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza della “Risorsa Acqua” in funzione di un suo utilizzo più razionale e sostenibile; tale traguardo sarà perseguito allestendo itinerari, fisici e digitali, da realizzare nel contesto territoriale dell’acquifero carsico del Montalbo e delle vicine aree umide del Rio Posada, caratterizzate da un buon livello di approfondimento conoscitivo a supporto delle attività e dei servizi da implementare nell’area MaB.
I target di riferimento sono l’educazione ambientale e il turismo sostenibile.
Le azioni saranno realizzate attraverso una partnership tra Parco di Tepilora, Assessorato della Difesa dell’Ambiente, Consiglio Nazionale dei Geologi, Ordine Regionale dei Geologi della Sardegna, Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari, Società Speleologica Italiana, Nodo INFEA della Provincia di Nuoro, Centri di Educazione ambientale di Lodè, Lula, Siniscola, Torpè, Bitti e Posada e le direzioni scolastiche dell’area MaB.
L’assessore regionale. “La tutela e la valorizzazione della componente Acqua costituisce un mandato primario dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, ricompreso tra gli obiettivi strategici di Sardegna 2030, vale a dire la strategia della Regione per lo sviluppo sostenibile, e si concretizza attraverso azioni di supporto per attività di studio, monitoraggio e promozione su cooperazione scientifica e ricerca interdisciplinare della preziosa risorsa”.
Lo ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, che ha aggiunto: “La Riserva MaB Tepilora, Rio Posada e Montalbo rappresenta un’eccellenza nel promuovere i temi dell’acqua, degli ambienti carsici e della loro tutela, anche attraverso azioni di sensibilizzazione per la diffusione dei valori e delle buone pratiche, volte a rafforzare la consapevolezza della necessità di conservare, in modo dinamico ed efficace, la qualità dell’acqua, perché questa sia una vera opportunità di sviluppo e una risorsa economica trainante per i territori della Riserva stessa”.
La Riserva della Biosfera. “I progetti condivisi con l’assessore Marco Porcu e con il suo capo di gabinetto Emanuele Beccu – ha osservato il referente della Riserva della Biosfera, Francesco Murgia – rientrano tra gli obiettivi di sviluppo territoriale individuati lo scorso 28 ottobre dal Comitato di Gestione dell’area MaB Unesco.
In particolare, i risultati dello studio biologico nel sistema carsico del Monte Albo saranno importanti non solo perché potranno certificare la grande qualità ambientale del territorio e potenziare il sistema di educazione ambientale locale, ma anche perché rappresenteranno una base conoscitiva indispensabile per determinare la “vulnerabilità intrinseca” di un acquifero che disseta gran parte delle Comunità dell’area MaB.”.
Lo studioso. “Lo studio biologico si concentrerà su un ecosistema tra i più ricchi, interessanti e delicati d’Europa. Insieme ai consueti monitoraggi delle specie animali sotterranee la ricerca valuterà le variazioni delle specie presenti nell’ecosistema al trascorrere delle stagioni attraverso un campionamento di tipo ecogenetico, che consentirà di acquisire indicatori fondamentali per la tutela delle acque sotterranee nascoste nel Monte Albo”.
Lo ha detto il prof. Fabio Stoch, dell’Università Libera di Bruxelles, nell’aggiungere che saranno utilizzate “tecniche innovative, mai applicate in Italia alle acque sotterranee” e che il programma sarà di fatto il “primo studio volto a rilevare la presenza di queste tracce di DNA e valutare quanto a lungo permangono negli acquiferi”.
Tra Parco e MaB Unesco. L’area protetta regionale di Tepilora, istituita a Cagliari a fine 2014, si estende per quasi ottomila ettari nei territori di Posada, Torpè, Lodè e Bitti.
La Riserva della Biosfera MaB Unesco Tepilora, Rio Posada e Montalbo, riconosciuta a Parigi nel 2017, comprende oltre ai territori del Parco di Tepilora anche quelli di altri 13 comuni tra alta Barbagia, Monteacuto, bassa Gallura e Baronie centro settentrionali.
Si estende su poco più di 165mila ettari con una popolazione di circa 50mila abitanti distribuiti soprattutto nei centri costieri.
Tale Biosfera è l’unica riconosciuta dall’Unesco in Sardegna e una delle venti presenti in tutta Italia.
Articolo originale pubblicato su: http://www.parks.it/news/dettaglio.php?id=73593