Collaborazione per la creazione di una banca dati storico-mineraria
Alla fine del 2022, è stato firmato un importante accordo tra il Parco Nazionale Museo delle Miniere del Monte Amiata e il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena, in particolare il Laboratorio di Topografia dei Territori Minerari (LTTM).
Questo accordo ha dato vita a un ambizioso progetto: la creazione di una banca dati storico-mineraria e insediativa basata su fonti edite che abbraccia i 12 comuni che compongono il Parco.
Analisi delle fonti storiche
Il lavoro ha previsto una vasta analisi delle fonti storiche disponibili.
Il focus principale è stato sulle fonti storico-archeologiche, ma non sono mancate fonti cartografiche di grande valore.
In particolare, i catasti storici, come il Catasto Leopoldino del XIX secolo, noto per la sua ricchezza di toponimi, e le carte tecniche geologiche e minerarie, custodite in archivi come gli Archivi Minerari Amiatini Riuniti (A.M.A.R.) e l’archivio industriale RIMIN.
Risultati della ricerca
Il risultato di questa imponente attività di ricerca è una banca dati che conta 849 record, distribuiti in modo non uniforme tra i 12 comuni del Parco.
Un esempio significativo è il comune di Radicofani, dove è stato raccolto un numero particolarmente elevato di segnalazioni grazie alla presenza di carte archeologiche dettagliate e alla facile accessibilità dei documenti tecnico-minerari.
Prospettive future
La banca dati rappresenta un vero e proprio “stato dell’arte” del patrimonio minerario e storico del Monte Amiata e apre nuove prospettive di studio e valorizzazione per il territorio.
Alcuni temi di ricerca che potrebbero svilupparsi includono:
- Studio del paesaggio e delle trasformazioni economiche legate alle risorse minerarie
- Le terre coloranti, una risorsa naturale di grande interesse
- Non solo mercurio: la storia del ferro, dei fabbri e degli opifici idraulici
- Valorizzazione del patrimonio cartografico degli Archivi Minerari Amiatini Riuniti
Questo progetto non solo preserva il patrimonio storico, ma getta le basi per future ricerche e interventi di valorizzazione del Monte Amiata e dei suoi comuni.
Fonte: https://www.facebook.com/share/xAkyHgzwYMSWYiGU/?mibextid=WC7FNe