Un’inchiesta del National Geographic svela l’aberrante vendita online di pipistrelli morti o di parti di pipistrello
Secondo un’inchiesta del National Geographic, sono stati pubblicati più di 500 annunci di vendita online di pipistrelli morti o parti di essi – tra cui una specie classificata come quasi minacciata – sotto forma di quadri e fermagli per capelli.
I pipistrelli morti – conservati con le ali aperte e fissati a fermagli per capelli – sono molto richiesti online.
È un fenomeno inquietante, molte specie di pipistrelli hanno un ciclo riproduttivo lento, quindi questi animali sono vulnerabili allo sfruttamento eccessivo.
Secondo l’inchiesta di Dina Fine Maron sul National Geographic, solo nel mese di ottobre 2022, gli annunci su Etsy sono stati oltre 500, mentre su eBay 71; ne sono inoltre comparsi altri su piattaforme diverse.
Il tutto è confermato da uno studio sui pipistrelli, non ancora pubblicato, svolto da un gruppo di ricerca dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN)
La vendita On line di pipistrelli
I pipistrelli vengono spesso venduti all’interno di cornici o montati con le ali aperte su particolari supporti ma si trovano anche , corpi di pipistrelli applicati a cappelli, mollette per capelli e reggicalze.
Pare che la maggior parte di coloro che vendono prodotti con corpi di pipistrelli veri siano statunitensi.
Non è chiaro chi cacci e procuri questi pipistrelli, chi si occupi della imbalsamazione e chi gestisca le spedizioni internazionali dai Paesi di origine in Asia.
Per i pipistrelli il “commercio dei souvenir” rappresenta una minaccia. Le normative che stabiliscono la legalità o l’illegalità delle attività di cattura ed esportazione dei pipistrelli variano molto da Paese a Paese.
eBay ha dichiarato che controlla ed elimina dal proprio sito gli annunci su animali la cui vendita è illegale, in conformità alle politiche aziendali che vietano le transazioni riguardanti animali di specie protette o in pericolo di estinzione.
ebay ha inoltre sottolineato di essere una delle 47 aziende che fanno parte della coalizione per mettere fine al traffico di fauna selvatica online.
Non è una novità
Da molto tempo i pipistrelli vengono venduti nei mercati locali come carne, souvenir o per la medicina tradizionale.
Il commercio online amplifica la vulnerabilità di questi animali. Per questi articoli esiste un mercato di nicchia e internet contribuisce a farlo fiorire.
Il volume complessivo del commercio dei pipistrelli è difficile da stimare, ma sembra che la sua quota online sia in crescita.
Nel 2017 Newsweek ha riportato che tra metà 2000 e 2013 gli USA hanno importato quasi 115.000 pipistrelli.
60.000 circa di questi sono stati identificati come campioni destinati a collezioni scientifiche o museali; il resto, invece, erano per la maggior parte animali morti e interi.
Articolo tratto dall’originale sul National Geographic
https://www.nationalgeographic.it/
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