Esplorazioni nel complesso labirinto di tunnel e cunicoli che raccontano la storia dell’ospedale e della città, tra rifugi antiaerei, cisterne sotterranee e tesori dimenticati.

L’esplorazione dei sotterranei dell’Ospedale Galliera a Genova da parte del gruppo Sottosuolo di Genova e Oltre, con il permesso della Direzione dell’ospedale.

I sotterranei dell’ospedale sono un complesso labirinto di tunnel e cunicoli che raccontano la storia dell’ospedale e della città stessa.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, i corridoi sotterranei furono trasformati in rifugi antiaerei.

Tra i segreti dei sotterranei del Galliera ci sono una grande cisterna che fornì un’importante riserva d’acqua per l’ospedale durante la guerra e un lungo condotto verticale mai completato che avrebbe dovuto collegare Via Volta all’ospedale.

L’esplorazione dei sotterranei dell’Ospedale Galliera rivela una Genova nascosta e svela la storia e la resilienza della città di fronte alle sfide del passato.

Esplorando i sotterranei dell’Ospedale Galliera

Il Sottosuolo di Genova e Oltre alla scoperta della Genova nascosta – di Marina Abisso

Nel cuore della vivace città di Genova, si nasconde un mondo sotterraneo poco conosciuto, ricco di storia e mistero.

‘I muri raccontano la guerra’ davanti all’entrata dell’Ospedale Galliera, un simbolo P (Pozzo – Pompa) – dipinto con membranite: era uno tra i simboli destinati ad aiutare l’individuazione dei rifugi da parte della popolazione durante i bombardamenti e ad aiutare l’opera di pronto intervento delle squadre di soccorso, facilitando ad esempio la rapida individuazione degli attacchi per gli idranti e delle uscite di sicurezza dei rifugi- foto Marina Abisso

Grazie all’autorizzazione e all’accompagnamento della Direzione dell’Ospedale Galliera, il gruppo Sottosuolo di Genova e Oltre si è avventurato negli intricati sotterranei dell’ospedale, svelando una parte affascinante e poco esplorata della città.

L’Ospedale Galliera, che ha le sue radici nell’Opera Pia De Ferrari Brignole Sale fondata alla fine del XIX secolo, è uno dei due ospedali più grandi di Genova.

Fondato dalla munifica Duchessa di Galliera, Maria Brignole Sale, il nosocomio è stato un dono generoso per la città, costituito da tre corpi di ospedali sulla collina di Carignano, che hanno preso i nomi da marito e figli, Raffaele, Andrea e Filippo.

Uno dei tesori nascosti dell’Ospedale Galliera è rappresentato dai suoi sotterranei, testimonianza di un passato ricco di avvenimenti e utilizzati per diversi scopi nel corso dei decenni.

Durante i periodi bellici, l’ospedale ha deciso di costruire un rifugio sotterraneo sicuro nel tunnel di Via Banderali.

L’entrata della galleria, foto di Antonio Travi

Questa galleria tubolare lunga 70 metri, che termina con un finestrone nella muraglia dei bastioni delle Mura del Prato, è situata sotto uno spesso strato di terra compressa di 6 metri.

Per garantire la sicurezza degli occupanti, è stato costruito un pavimento di legno e sono stati posizionati due grandi cassoni pieni di terra all’uscita delle mura, collegati da una porta per evitare correnti d’aria troppo forti.

Il Sottosuolo ha esplorato con minuziosità, arrivando ad una finestra che appare quale un occhio sulla città: dall’esterno appare come è grande apertura ovale che il progettista dell’ospedale, l’Ing. Cesare Parodi, aveva ideato quale sfiatatoio del sistema di condotti che avevano funzione di far “respirare” l’edificio, facendo circolare l’aria velocemente, Funzionava grazie ad un motore a vapore ben presto dismesso perché poco utile: a Genova il vento non manca.

L’occhio esulla Superba – foto Antonio Travi – da Facebook

I sotterranei del Galliera sono un complesso labirinto di tunnel e cunicoli che raccontano la storia dell’ospedale e della città stessa.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, i corridoi sotterranei, originariamente progettati per la circolazione forzata dell’aria, furono trasformati in rifugi antiaerei.

Le corsie, gli ambulatori e persino una cappella furono allestiti per accogliere i pazienti e il personale durante i bombardamenti aerei e navali che colpirono Genova.

Il Galliera subì notevoli danni durante la guerra, incluso il completo incendio del tetto sopra l’ingresso principale.

Andò perduto anche un prezioso affresco intitolato “Il buon Samaritano” di Giuseppe Isola.

Una delle bombe cadute sull’ospedale provocò una tragedia all’interno della tragedia: molti parenti dei ricoverati si trovavano lì per la visita e persero la vita.

Oggi, una lapide posta nel corridoio a pianterreno ricorda i loro nomi, testimoniando la tragica memoria di quei giorni difficili.

Già durante l’estate del 2018, nell’ambito di una mostra sugli ospedali cittadini, “Pammatone: dagli Hospitalia all’Ospedale – L’assistenza sanitaria genovese dal morbo gallico allo sviluppo scientifico”, allestita nel Museo dei Beni Culturali Cappuccini, a Genova avevano trovato spazio immagini storiche e appuntamenti di rilievo.

Nell’affascinante percorso, un’altra realtà che esplora il sottosuolo genovese, il Centro Studi Sotterranei, aveva proiettato foto d’archivio dei reparti antiaerei del cosiddetto “Ospedale di guerra” ed immagini delle esplorazioni ipogee svolte, che svelavano, tra l’altro, i sotterranei dell’Ospedale.

L’ascensore mai realizzato

Un altro tra i segreti del Galliera? Un lungo condotto verticale che avrebbe dovuto collegare Via Volta, mediante un impianto elevatore, con la galleria/rifugio, con ingresso vicino alla sottostante Questura ed al Liceo Classico D’Oria.

L’ascensore, mai realizzato, avrebbe consentito quindi l’accesso da Piazza della Vittoria alla collina di Carignano e quindi all’Ospedale

Una grande cisterna

Ma tra i segreti dei sotterranei del Galliera c’è anche una grande cisterna che si estende sotto l’ingresso principale dell’ospedale.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i condotti idrici cittadini furono danneggiati dai bombardamenti, questa cisterna fornì un’importante riserva d’acqua per l’ospedale, permettendo il regolare funzionamento delle sue attività fino al ripristino delle forniture pubbliche.

La cisterna, grande come un intero reparto, è ancora in uso e contiene un lago sotterraneo navigabile.

Ne parla Domenico Carratta, grande storico locale che cura l’archivio delle foto storiche del Galliera, sulla pagina Facebook del gruppo “C’era una volta Genova”.

Cisterna sotterranea – Domenico Carratta da Facebook su C’era una volta Genova https://www.facebook.com/groups/gianfranco.curatolo/posts/3870385109672411/?locale=hi_IN

L’esplorazione dei sotterranei dell’Ospedale Galliera è un viaggio affascinante nella storia di Genova e nella sua resilienza di fronte alle sfide del passato.

Queste scoperte, che ci invitano a riflettere sulle molte storie che la città ha da raccontare, svelano una Genova nascosta, bella e diversa, che va oltre le grandi opere e le infrastrutture moderne che sembrano aver invaso tutto l’orizzonte.

Scrive Antonio Travi, iperattiva anima e mente del Sottosuolo di Genova e Oltre, speleologo dell’Issel: “Per il momento non aggiungiamo altro, se non la grande emozione di poter ripercorrere la storia”.

Marina Abisso

Speleo Club Ribaldone

16/6/2023

Collegamenti e fonti:

• Mostra sugli ospedali cittadini, “Pammatone: dagli Hospitalia all’Ospedale”, L’assistenza sanitaria genovese dal morbo gallico allo sviluppo scientifico” https://www.youtube.com/watch?v=ST7__JLTMLo

• Archivio foto storiche Ospedale Galliera, a cura di Domenico Carratta https://www.galliera.it/storia/93

• Domenico Carratta – “C’era una volta Genova” – https://dwww.facebook.com/groups/gianfranco.curatolo/permalink/3870385109672411/