Con la direttiva Bolkestein a rischio la gestione pubblica dei siti naturali più preziosi dell’isola
Il consigliere regionale di Forza Italia e ex sindaco di Alghero, Marco Tedde, ha lanciato l’allarme sulla liberalizzazione delle grotte sarde, a rischio di finire nelle mani dei privati con l’applicazione della direttiva Bolkestein. Tedde ha chiesto alla Regione di trovare una soluzione per tutelare questi siti naturali, che per la loro fragilità non possono essere gestiti da imprese private alla stregua di servizi soggetti alle logiche del mercato.
Tra le grotte a rischio di essere messe a gara ci sono la Grotta di Nettuno, la Grotta Verde di Alghero, la Grotta del Bue Marino di Dorgali, quelle di Su Palu di Urzulei, di Is Zuddas di Santadi, di Su Marmuri di Ulassai, la Grotta del Fico di Baunei e molte altre, che costituiscono inestimabili risorse ambientali e paesaggistiche con straordinaria valenza storica e culturale.
Secondo Tedde, queste grotte dovrebbero essere inquadrate alla stregua di beni culturali e di grande valenza ambientale e archeologica, tutelati dal Ppr come beni paesaggistici, e non di semplici servizi soggetti alle regole del mercato.