La Citadelle de Vauban a Besançon è stata scansita 3D, inclusi i suoi sotterranei, con un pozzo di quasi 120 metri di profondità.
La Citadelle de Vauban a Besançon, patrimonio mondiale dell’UNESCO, è stata oggetto di una modellazione in 3D per preservare il patrimonio culturale.
Tra gli elementi numerizzati si trova il puits, il pozzo profondo quasi 120 metri, realizzato nel 17° secolo per fornire acqua alla cittadella.
Il pozzo è stato rilevato per la prima volta in 3D il 17 aprile da Rémi Flament, specialista di fotografia sotterranea, e dalla sua squadra per conto della società Capture 4D.
Il processo di scansione
L’accesso al pozzo è possibile solo tramite corde, il che ha reso necessario l’intervento di un team esperto di tre persone, con un aiuto in superficie, uno in fondo al pozzo e uno a gestire la discesa dell’attrezzatura di acquisizione.
L’uso dello scanner dinamico BLK ARC ha permesso la realizzazione di copie digitali in 3D del sito, utilizzando misurazioni laser ad alta frequenza accoppiate a fotografie.
Il viaggio verso il centro della terra ha misurato esattamente 117,92 metri di profondità.
La modellazione del pozzo
Durante la discesa nel pozzo, Rémi Flament ha potuto constatare l’eccellente conservazione del luogo.
Si notano le tracce della costruzione del pozzo, come le tacche e le tracce di vecchi colpi di esplosivi usati per frammentare la roccia con la polvere nera.
La scansione ha permesso di vedere la forma del pozzo e i dettagli geologici degli strati attraversati.
La conservazione del patrimonio culturale
L’obiettivo della scansione 3D è quello di conservare il patrimonio culturale per le generazioni future.
Il lavoro di digitalizzazione è stato assemblato con il lavoro di superficie dell’azienda Capture4CAD.
Il lavoro in comune ha reso possibile l’accesso all’inaccessibile.
Maggiori info sul pozzo: http://www.chroniques-souterraines.fr/dossiers/Speleologie/02_Puits_et_Mines_a_eau/2016citadelleBesancon.pdf