La donna esperta di speleologia investita ieri da una frana nella grotta Abisso Primeros a Varese, è stata salvata grazie all’intervento dei tecnici di soccorso del CNSAS. L’operazione di salvataggio è stata complessa e ha richiesto diverse ore di lavoro da parte dei soccorritori altamente addestrati. La speleologa è stata portata in salvo intorno alle 2 di notte, le operazione di soccorso si sono concluse all’alba.
Comunicato Ufficiale del CNSAS Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, servizio regionale lombardo, del 26 Aprile 2023, ore 5:27
VARESE – È uscita dalla grotta poco prima delle due di stanotte la speleologa che ieri pomeriggio era stata colpita da una scarica di sassi nella grotta “Abisso Primeros”, in località Val Alta, tra Duno e Cassano Valcuvia. Illese le altre tre persone che erano con lei.
I tecnici della IX Delegazione speleologica del Cnsas lombardo – una trentina, provenienti da tutta la regione – si sono portati nei pressi dell’ingresso alla grotta e hanno cominciato a predisporre il centro operativo e ad allestire la linea telefonica, per garantire la comunicazione tra l’esterno e l’interno.
Erano presenti anche i tecnici di soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana, Stazione di Varese.
Una squadra è entrata subito in grotta, per la prima assistenza tecnico-sanitaria e per valutare anche le condizioni del contesto: la grotta infatti è molto stretta e c’era la possibilità che si verificassero altri distacchi.
In grotta sono entrati anche un medico del Cnsas, una dottoressa giunta da Premana grazie all’intervento dell’elicottero della Guardia di finanza, partito da Venegono, e un’infermiera del Cnsas, sempre in contatto diretto con la centrale operativa di Areu.
Sul posto c’era anche la componente dei disostruttori del Cnsas, provenienti dalle delegazioni speleologiche di Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia, pronti a intervenire se fosse stato necessario allargare alcuni passaggi.
La persona infortunata era ferita ma cosciente; è stata assicurata a un estricatore, uno strumento che serve per tenere il corpo immobile e consente movimenti di recupero più agevoli rispetto a una barella, con un ingombro minimo.
Poco prima delle due di stanotte, mercoledì 26 aprile 2023, la speleologa è uscita dalla grotta ed è stata portata in ospedale con l’ambulanza. L’intervento è terminato all’alba, con il rientro delle squadre.
Le immagini del CNSAS sul luogo dell’intervento: