Slovenia. Intorno alle 4 di questa notte, i soccorritori sloveni con successo hanno portato fuori dalla grotta la speleologa slovena che si era infortunata sabato.
Appena uscita la barella, è stata esaminata e trasportata alla Clinica Universitaria di Lubiana.
E’ ancora incosciente ma le sue condizioni rimangono stabili, 30 ore dopo l’incidente che l’ha vista coinvolta sabato.
La trentatreenne faceva parte di un gruppo di sei speleologi che stavano esplorando la grotta Vranjedolska, che si apre vicino Dolenja vas pri Cerknici, quando è stata colpita alla testa da una pietra caduta dall’alto che le ha spaccato il casco.
La giovane ha perso subito conoscenza e da quel momento sono iniziate le operazioni per riportarl in superficie.
Un suo collega è uscito per chiamare il soccorso speleologico sloveno, che è intervenuto con 26 tecnici provenienti da tutta la Slovenia.
Sono state allargate numerose strettoie con l’esplosivo per permettere il passaggio della barella e le operazioni di disostruzione sono terminate solo la domenica pomeriggio intorno alle 18.
L’incidente era avvenuto a 100 metri di profondità, in una grotta costituita da brevi pozzi e strettoie, che hanno impegnato non poco i tecnici del soccorso.
La barella è stata sollevata fino all’uscita, con la presenza di un medico e di un sanitario che hanno monitorato costantemente le condizioni di salute della donna.
Si tratta di una grande dimostrazione di professionalità per il corpo del soccorso sloveno, che è riuscito a portare a termine le operazioni che non preannunciavano affatto facili.
Ora speriamo che la donna sottoposta alle cure ospedaliere non abbia subito troppi danni e che possa rimettersi in breve tempo.
Dalla Scintilena e dagli speleologi italiani un grosso in bocca al lupo all’infortunata è un grazie ai soccorritori sloveni!