Anguille acque sotterraneeAnguille nelle acque sotterranee

Da un post di Tiziano Pascutto – Anguille Sotterranee

“Oggi racconto un esperimento effettuato con le anguille che sono vissute per oltre un anno nell’ambiente acquatico sotterraneo, compiendo spostamenti nei meandri e nelle sorgenti del Timavo per oltre 50 chilometri.” – Tiziano Pascutto – Le anguille in acque sotterranee di Massimo Sella

Nel lontano 1929, il professor Massimo Sella, padre del noto naturalista biellese Alfonso Sella, sull’autorevole rivista «Grotte d’Italia», pubblicò una sua sensazionale ricerca svolta nel 1927 e intitolata «Estese migrazioni dell’anguilla in acque sotterranee».

L’esperimento iniziò con la marcatura diretta delle anguille.

Dal 7 sino al 9 ottobre, ne vennero rilasciate ben 494 nell’ambiente sotterraneo di Trebiciano, S. Canziano e Timavo soprano, a monte di S. Canziano.

Il racconto del Sella è estremamente affascinante e ricco di particolari.

In questo contesto, Tiziano Pascutto si limita a riportare solo la parte finale:

«Nelle regioni carsiche ove esistono laghi senza emissari visibili, corsi d’acqua che scompaiono in voragini, sorgenti sottomarine, è possibile che l’anguilla sia ospite temporanea di questo mondo sotterraneo, e che per via sotterranea riesca a portarsi in luoghi lontani e insospettati ….».

«In ogni caso ora sappiamo che essa è capace di compiere viaggi sotterranei anche di 50 chilometri e di rimanere un anno sotto terra».

«Ciò direbbe che la storia meravigliosa dell’Anguilla anguilla L. può riservare sempre delle nuove sorprese». (Prof. Massimo Sella, Direttore del R. Istituto di Biologia Marina di Rovigno d’Istria, 1929).

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Cenni di Biospeleologia:

La biospeleologia è una disciplina scientifica che si occupa dello studio degli organismi viventi che abitano le grotte e le caverne.

Questi ecosistemi sotterranei sono caratterizzati da condizioni estreme, come l’assenza di luce solare, bassa temperatura e umidità elevata, che hanno portato all’evoluzione di adattamenti unici negli organismi che vi vivono.

Le anguille in acque sotterranee e l’importanza della biospeleologia

L’importanza della biospeleologia risiede nella sua capacità di rivelare informazioni fondamentali sulla biodiversità, l’evoluzione e l’ecologia degli organismi sotterranei, nonché sulla loro relazione con l’ambiente circostante.

Inoltre, la biospeleologia è un’importante area di ricerca per la biologia evolutiva e la biologia della conservazione.

La vita sotterranea

La vita sotterranea è stata scoperta per la prima volta nel XVIII secolo, ma solo negli ultimi decenni la biospeleologia è diventata una disciplina scientifica riconosciuta a livello internazionale.

Gli studi di biospeleologia possono essere svolti in diverse forme, dalla semplice osservazione dell’ambiente sotterraneo alla ricerca dettagliata dei microhabitat e degli organismi che li abitano.

I principali gruppi di organismi che abitano le grotte sono i batteri, gli archei, i funghi, gli invertebrati e i vertebrati.

Tra gli invertebrati, i più rappresentativi sono gli artropodi, come ragni, opilioni, pseudoscorpioni, millepiedi e insetti.

Tra i vertebrati, ci sono i pesci ciechi, anfibi, rettili e mammiferi.

Molti di questi organismi hanno subito adattamenti evolutivi che li hanno resi unici, come l’assenza degli occhi o la perdita del pigmento della pelle.

L’evoluzione degli organismi sotterranei – Le anguille in acque sotterranee

L’evoluzione degli organismi sotterranei è stata influenzata dalle caratteristiche del loro ambiente.

Ad esempio, la mancanza di luce solare ha portato all’evoluzione di sistemi sensoriali alternativi, come l’udito e il tatto, mentre la scarsità di cibo ha fatto sì che gli organismi abbiano adattato il loro metabolismo per essere in grado di sopravvivere con risorse limitate.

L’attività umana rappresenta una delle principali minacce per gli ecosistemi sotterranei.

La presenza umana nelle grotte può causare danni diretti agli organismi, come la distruzione degli habitat e l’inquinamento.

Inoltre, la costruzione di infrastrutture come strade e dighe può alterare il flusso delle acque sotterranee, influenzando la disponibilità di acqua per gli organismi che abitano le grotte.

Per preservare la biodiversità delle grotte e delle caverne, è necessario adottare una serie di misure di conservazione.

In primo luogo, è necessario proteggere le grotte e le caverne dal turismo eccessivo e dall’attività umana non controllata.

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