di Felice Larocca

È apparso sugli Atti del XV Incontro di Studi “Preistoria e Protostoria in Etruria”, edito dal Centro Studi di Preistoria e Archeologia di Milano, un nuovo contributo sul sepolcreto sotterraneo di Grotta della Monaca. Di fatto si tratta del primo lavoro specificamente archeologico, dopo gli approfonditi studi di antropologia fisica condotti dalla Dott.ssa Fabiola Arena (Università di Ferrara), l’inquadramento cronologico su base radiometrica realizzato dal CEDAD (Università del Salento) e le recenti indagini di biologia molecolare coordinate dalla Prof.ssa Donata Luiselli (Università di Bologna). Questo sepolcreto – si ricorda – è ubicato nel settore medio-terminale della cavità e si spinge nel sottosuolo fino a circa 200 metri di distanza dalla superficie. Collocabile nel corso della media età del Bronzo (metà del II millennio a.C.), ha recentemente fornito inattese sorprese, con il riconoscimento di sepolture ancora più antiche di quelle protostoriche (ricerche C.R.S. “Enzo dei Medici” in collaborazione con l’Università di Bologna).
L’articolo in questione, dal titolo “Il sepolcreto sotterraneo di Grotta della Monaca (Sant’Agata di Esaro, Cosenza). Aspetti archeologici”, a firma dello scrivente, sarà reso disponibile in formato pdf una volta terminato il periodo di embargo indicato dalla Casa Editrice. Chi fosse interessato ad acquisirlo, per esclusivi motivi di studio, può contattarmi in forma privata.

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