Sardegna – Soccorritori al lavoro da ieri per allargare stretti passaggi e portare in salvo lo speleologo ferito a 180 metri di profondità e a 500 metri dall’uscita nella Grotta Sa Edera. Sull’isola sono arrivati soccorritori specializzati in disostruzioni da diverse regioni, alcuni trasportati dall’elicottero dell’Aereonautica Militare. Le condizioni del ferito sono stabili. Impegnati 50 Soccorritori CNSAS sardi e 30 da altre regioni. Sul posto anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri
COMUNICATO STAMPA del CNSAS Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna
AGGIORNAMENTO del 13.06.2022 ore 16:30:
Intervento del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) per il recupero di uno speleologo infortunato nella grotta S’Edera, Comune di Urzulei (NU).
Sono ancora in corso le operazioni di soccorso per il recupero dello speleologo infortunatosi nel primo pomeriggio di ieri durante un’esplorazione all’interno della grotta S’Edera.
L’infortunato si trova in condizioni stabili ed è costantemente monitorato grazie alla presenza di un medico ed un infermiere del CNSAS, presenti in ogni squadra che si alterna all’interno della grotta e che affianca la barella durante le operazioni di recupero.
La cavità è da diverse ore oggetto di importanti lavori di disostruzione, necessari per permettere il passaggio della barella: la morfologia della grotta infatti rallenta notevolmente la progressione del ferito, che è stato medicalizzato immediatamente sul luogo dell’incidente e viene tenuto al caldo all’interno di una tenda durante le soste dettate dai lavori di disostruzione.
Un consistente supporto ai tecnici sardi specializzati in disostruzione è giunto da diverse regioni d’Italia quali Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Campania, Lazio e Umbria, che hanno inviato i propri tecnici specializzati in disostruzione, arrivati sull’isola anche grazie alla collaborazione del CNSAS con l’Aeronautica Militare, che ha messo a disposizione un elicottero decollato da Pratica di Mare (RM).
Altri tecnici giunti da Toscana, Piemonte e Lazio supportano ulteriormente le operazioni di recupero e la logistica.
Le squadre impegnate all’interno della grotta sono in costante comunicazione con il campo base grazie alla predisposizione del cavo telefonico che da ingresso grotta arriva fino al punto di intervento e informa in tempo reale il Centro di Coordinamento Mobile che coordina le operazioni.
Impegnati in intervento finora oltre 50 tecnici del Soccorso Speleologico del Servizio Regionale Sardegna, ai quali si affiancano circa 30 colleghi del CNSAS delle altre regioni.
Presente anche il personale dei Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Stazione di Lanusei (NU).