Da qualche giorno, gli ufologi hanno individuato nelle immagini originali della NASA, quello che sembra l’ingresso ad un tunnel sotterraneo su Marte.
Suggestione e pareidolie sono alla base di enormi abbagli sull’interpretazione di immagini a bassa qualità, dove i programmi di grafica ricompongono i pixel di ombre, scansioni, disturbo, creando degli straordinari “miraggi”
La recente immagine del rover Curiosity della NASA, di una strana formazione rocciosa sul Pianeta Rosso, ha portato a speculazioni interessanti, perchè ingrandendo molto l’immagine compare un vero e proprio accesso ad una struttura sotterranea, così come lo avremmo realizzato sotto un complesso residenziale di villette a schiera, o magari davanti ad un bunker nucleare. Ma non è una prova di attività aliena.
La discussione Reddit è stata rimossa, ma ci si chiedeva cosa potrebbe aver causato la formazione di quell’immagine simile ad un ingresso sul lato di una collina di Marte.
La vista si compone di di una serie di Immagini grezze, catturate dalla fotocamera montata su Curiosity Il 7 maggio 2022.
About this raw image (https://t.co/hZxiepGQXx), what's that? An entrance to a secret underground tunnel? Watching it in context as part of the whole mosaic, we can see that little niche in a rock w/ other blocks, fractures, shapes & other erosive features all over that rock face. pic.twitter.com/ou4Ze941HR
— ufoofinterest.org (@ufoofinterest) May 11, 2022
La vista “a mosaico” di Marte da Curiosity inserisce “The Entrance” nel contesto.
Su twitter la pagina UFO Interest.org aveva fatto sobbalzare migliaia appassionati e curiosi.
L’immagine nella foto di quello che sembra un “ingresso segreto di un tunnel sotterraneo” può trarre in inganno. “Guardandolo nel contesto come parte dell’intero mosaico, possiamo vedere quel piccolo punto in una roccia con blocchi, fratture, altre forme e altre caratteristiche di erosione su tutta la superficie della roccia”, Twittato su UFO of Interest mercoledì.
Le immagini di Marte possono ingannare. Un esempio erano le foto aeree di un volto nella sabbia, ma di volta in volta è stato individuato anche un pesce, poi anche un umanoide in posizione eretta.
Le foto ritagliate e le viste ingrandite possono far sembrare grandi le piccole caratteristiche. L ‘”ingresso” potrebbe risultare completamente invisibile se le ombre cadono da un’angolazione diversa.
Il Jet Propulsion Laboratory (JPL) avverte che, in questo caso, la foto mostra il dettaglio di un particolare notevolmente ingrandito e che le reali dimensioni dell'”oggetto” dovrebbero essere di 30×45 cm.
Quindi niente a che vedere con i lavatubes. Quelli si che potrebbero svelare grandi sorprese.
Fonte: buzznews.it