Tra i progetti Cis selezionati dal Comune di Otranto, uno dei più importanti riguarda la baia di Porto Badisco, fortemente provata dall’alluvione dello scorso autunno.
Si intende realizzare una copia accessibile della Grotta dei Cervi di Porto Badisco, e – nello stesso tempo – proteggere l’esposizione della grotta vera dal traffico veicolare.

Una zona adiacente alla grotta è interessata dalla strada litoranea.
Il progetto per il Museo della Grotta dei Cervi di Porto Badisco prevede la ricostruzione fisica, in scala reale 1 a 1 delle parti più importanti della Grotta, quelli con i pittogrammi.
L’idea principale è quella di creare un polo turistico culturale a Porto Badisco, con un museo (la cui progettazione sarà affidata ad un archistar), per ottenere una struttura invisibile come le stesse grotte, ma accessibile e polifunzionale. Una struttura laboratoriale in cui si prevede lo studio e la pratica dell’archeologia, il coinvolgimento degli enti e delle Istituzioni locali etc. Insomma, un edificio che – nella sua stessa edificazione – diventi laboratorio per specialisti, ragazzi e turisti.

«All’interno del museo si prevede la ricostruzione di circa 110 metri di cunicoli della Grotta dei Cervi che, come ad Altamira e Lascaux” , ricostruendo le parti principali in scala 1 a 1 permettendo una fruizione completa del monumento oggi inaccessibile».
Per quanto riguarda la struttura, invece, il sindaco di Otranto spiega che «l’idea è quella di realizzare una struttura fuori terra, che non intacca gli strati rocciosi del luogo, ma che segua le linee dell’architettura organica, quindi quasi invisibile e collocata nel territorio di Badisco senza che ne intacchi minimante il paesaggio. Al suo interno, i reperti di Porto Russo e Porto Badisco costituiranno un’area museale e laboratoriale».

Fonte: www.quotidianodipuglia.it

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