Il progetto di ricerca ABySS, ABiotic data for Subterranean Systems, è promosso da Ilaria Vaccarelli, dottoranda in Biologia delle Acque Sotterranee, e richiede la collaborazione degli speleologi per la raccolta di dati in grotta. L’obiettivo è quello di studiare e conservare le falde acquifere e gli organismi animali che vi risiedono stabilmente.

Nella Giornata Internazionale delle donne di scienza, pubblichiamo volentieri l’invito di una ricercatrice italiana, la speleologa Ilaria Vaccarelli, a partecipare al suo progetto di ricerca “ABySS, ABiotic data for Subterranean Systems”.
Il progetto intende fare luce sulle pressioni di origine naturale e antropica, che minacciano i sistemi delle acque sotterranee e la fauna ad essi associata.
Per fare questo, è necessario raccogliere campioni nelle profondità delle grotte.
L’invito a partecipare, è rivolto agli speleologi, che possono dare il proprio contributo attraverso la raccolta di dati e la compilazione di un form:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVHyCNTN6sTnhXrmjvSL2uuQTiEv7_NYmL0rGt2z8YIYmMWQ/formResponse
L’obiettivo principale sarà quello di mappare e registrare i siti monitorati in Italia, per richiedere direttamente la condivisione dei dati a fini scientifici, conservazionistici e gestionali.
A causa delle difficoltà di accesso e campionamento delle grotte, lo studio dei sistemi sotterranei è ostacolato dalla mancanza di informazioni, che consentirebbero di correlare i cambiamenti dei parametri ambientali e la risposta della fauna di questi mondi sommersi.

La ricerca, rientra in alcuni degli obiettivi dello sviluppo sostenibile perseguiti dall’ONU: Sustainable Development Goals, in quanto sviluppa nell’ambito del primo Corso di Dottorato Nazionale sullo Sviluppo sostenibile ed il Cambiamento Climatico, cofinanziato dall’Università degli Studi dell’Aquila e dal Ministero della Ricerca (MUR).

Gli ecosistemi delle acque sotterranee ospitano una fauna invertebrata endemica, funzionalmente unica e di notevole pregio conservazionistico. Tuttavia, nonostante il valore intrinseco della fauna acquatica ipogea specializzata, detta stigofauna, ad oggi gli strumenti di conservazione e gestione risultano carenti, rendendo complessa l’attuazione di piani di conservazione efficaci, per gran parte degli ecosistemi delle acque sotterranee.

L’ambiziosità del progetto è direttamente proporzionale all’importanza ed alla necessità di conservare le falde acquifere e gli organismi animali, spesso invisibili all’occhio umano, che vi risiedono stabilmente.

Viene quindi richiesto un coinvolgimento da parte del composito mondo speleologico, attraverso la proposta di una collaborazione nella raccolta e condivisione di dati ambientali, principalmente temperatura dell’acqua, portata, pH, misurati in situ, all’interno di diversi ambienti ipogei, sia nella zona satura di falda, che in quella insatura costituita da vaschette, laghi e/o corsi d’acqua intermittenti in grotta.
Questo perchè è necessario comprendere il sistema sotterraneo acquatico in tutta la sua complessità, con la messa a punto di modelli previsionali più robusti possibili, che possano supportare una corretta conservazione di tali ambienti.

I dati raccolti potranno essere confrontati con i valori di temperatura esterna per calibrare i modelli previsionali.
L’utilizzo di informazioni derivanti da data-logger, garantirebbe un’opportunità unica per comprendere l’ambiente fisico delle grotte e fornire informazioni più dettagliate sulla risposta biologica della stigofauna soggetta a diverse condizioni ambientali, quali, a mero titolo di esempio, gli eventi climatici estremi, l’uso del suolo, la domanda idrica.

La validità di questo approccio sarà testata, valutata e standardizzata attraverso il supporto di metodi analitici di Deep learning e, per la componente faunistica, della modellistica ecologica. Il fine ultimo sarà dunque quello di accrescere la conoscenza degli ambienti sotterranei e di definire strumenti di conservazione adeguati, favorendo, di conseguenza, benefici economici e sociali.

Il progetto è stato patrocinato dalla Società Speleologica Italiana.
Al progetto, per quanto riguarda gli aspetti geologici, collabora il Prof. Mario Parise dell’Università degli Studi ‘’Aldo Moro’’ di Bari, che curerà l’analisi dei caratteri geologici e idrogeologici.

Ilaria Vaccarelli è dottoranda in Biologia delle Acque Sotterranee presso il Laboratorio di Stigobiologia dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Fonte e notizia originale: http://www.speleo.it/site/index.php/patrocini/1234-progetto-abyss-richiesta-di-collaborazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *