Eugenio Boegan (Trieste, 2 ottobre 1875 – Trieste, 18 novembre 1939) è stato un esploratore e speleologo italiano.

Eugenio Boegan
Eugenio Boegan

Nato a Trieste il 2 ottobre 1875 da una modesta famiglia, Eugenio Boegan crebbe in quel clima di speranze e passioni che caratterizzò la Trieste irredentista. Dotato di un acuto spirito di osservazione e di un vivo senso di organizzazione già a 15 anni, nel 1890, assieme al fratello Felice fondò un gruppo escursionistico, il Club Alpino dei Sette, che aveva come scopo il turismo, l’alpinismo e l’esplorazione delle grotte, poi sciolto dalla polizia austriaca per palesi posizioni filo-italiane.
Fra i suoi meriti quale studioso si possono elencare quasi 150 pubblicazioni tra cui “Le Grotte di San Servolo” (1901), “Le sorgenti di Aurisina” (1906), “La Grotta di Trebiciano” (1910 e 1921), “Duemila Grotte” (1926), “Grotte della Venezia Giulia” (1930), “Il Timavo” (1938).
Partecipa alla fondazione dell’Istituto Italiano di Speleologia, direttore della rivista Le Grotte d’Italia, organizzatore del primo congresso nazionale di speleologia. Quale presidente della Commissione Grotte, che prenderà il suo nome, trasmette al sodalizio un’impostazione tecnico-scientifica ed un metodo di lavoro che durerà fino ai giorni nostri. La speleologia deve a lui la nascita del Catasto delle grotte, non solo per la Venezia Giulia, ma anche per il resto d’Italia.
Ora lo ricordano un abisso sul monte Canin, una lapide nella Grotta Gigante ed una via a Trieste, nel popoloso rione di San Giovanni e il nome della Commissione Grotte di Trieste.

Fonti: https://www.boegan.it/2008/12/i-presidenti/

Maggiori informazioni e biografia dettagliata:
https://www.boegan.it/2009/09/boegan-eugenio/

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