Nell’anno internazionale delle grotte e del carsismo, l’animale simbolo delle grotte non poteva che essere un pipistrello, per l’Italia è il Miniottero di Schreiber
Come già annunciato da Scintilena lo scorso Novembre, la comunità scientifica internazionale aveva indicato il pipistrello come animale di grotta dell’anno 2022. L’Italia ha scelto il Miniottero di Schreiber, mentre la Germania aveva già indicato il Ferro di Cavallo Minore.
Nell’anno internazionale delle grotte e del carsismo, l’animale simbolo delle grotte non poteva che essere un pipistrello.
Con buona pace di studiosi di biologia sotterranea, esperti di minuscoli e orripilanti creature del buio, vermi, insetti, coleotteri, chiocciole, millepiedi, artropodi, zanzare e altri animali brutti, a furor di popolo speleo è il Pipistrello l’animale simbolo delle grotte per il 2022.
Già da alcuni anni, diversi Paesi della Federazione Speleologica Europea individuano un “Animale di Grotta dell’Anno” per attirare l’attenzione sulla salvaguardia di particolari zone carsiche, o per promuovere la protezione di un particolare ambiente a rischio.
Per il 2022 l’Italia ha scelto il Miniottero di Schreiber.
La Società Speleologica Italiana (SSI) in collaborazione con il Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri (GIRC), l’Associazione “Tutela pipistrelli” – Onlus e la Wildlife Research Unit del Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II, ha scelto come “Animale di Grotta dell’Anno 2022” il Miniottero di Schreibers (Miniopterus schreibersii).
L’individuazione di un Chirottero come “Animale di Grotta dell’Anno 2022” è estremamente importante, per porre l’attenzione sulla conservazione della vita nelle grotte, legata a doppio filo con la gestione sostenibile degli ecosistemi agricoli e forestali.
Questo pipistrello è strettamente cavernicolo e ben diffuso nell’Europa Meridionale, osservabile sia in estate che in inverno da chi visita le cavità sotterranee. E’ riconoscibile per il suo mantello scuro con riflessi vellutati, per il muso corto e per le orecchie di piccole dimensioni che a malapena sporgono dalla folta pelliccia del capo.
L’estrema mobilità gli permette di spostarsi facilmente, anche per centinaia di chilometri, alla ricerca dei rifugi climaticamente più adatti alla riproduzione estiva o al letargo invernale. Durante la buona stagione può allontanarsi molto dal suo rifugio (fino a circa 50 km) per andare ogni notte a caccia di insetti e ciò permette a questa specie di formare colonie estive anche molto numerose, formate da migliaia di individui, che riescono a non entrare in competizione alimentare l’uno con l‘altro.
Il Miniottero può quindi godere dei vantaggi sociali del vivere in una grande colonia, come maggior sicurezza contro i predatori, migliori rapporti sociali, adeguato mantenimento delle temperature all’interno della colonia per un più facile allevamento della prole, ecc.
Così è stato per milioni di anni, ma oggi questa sua caratteristica costituisce una criticità per la sua conservazione.
Infatti, la perdita di una grossa colonia di Miniotteri a causa della distruzione di un solo rifugio o per un disturbo eccessivo al rifugio stesso, comporta lo spopolamento di una vasta area e quindi una grave minaccia per la sopravvivenza di questa specie, ad oggi valutata come “Vulnerabile” in Italia dalla Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
maggiori info su:
https://animalidigrotta.speleo.it/
Fonte della Notizia:
Società Speleologica Italiana www.speleo.it
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