La Crimea sta aprendo le grotte al turismo speleologico. Tra le offerte no-limits, un tour in una grotta allagata dove per entrare è necessario azionare una pompa per svuotare i sifoni, e l’organizzazione non si assume responsabilità.
In Crimea si aprono 1762 grotte, 8 delle quali sono utilizzate per visite a pagamento.
Non esiste nessuna regola in questo mercato e i prezzi variano dai 900 ai 5000 Rubli (più o meno tra i 10 e i 60 euro) a persona, ma il confronto andrebbe attualizzato al potere d’acquisto del Rublo in Crimea, dove con 100 Rubli si può comprare una canna da pesca, o un paio di calosce, o un casco di banane.
Il turismo sta crescendo e invade nicchie estreme, come le grotte.
Fino ad oggi in Crimea esistono varie tipologie di escursioni in grotta, da semplici grotte orizzontali a grotte verticali; nella Grotta Chatyrdag si raggiungono i -195 metri.
L’offerta più azzardata però è la visita ad una grotta allagata, la grotta Alyoshin, lunga 3200 metri, costantemente percorsa dall’acqua che normalmente arriva fino al soffitto in alcuni punti.
Per permettere la visita turistica, obiettivamente oltre il limite, viene azionato un sistema di pompe che svuotano i sifoni iniziali, permettendo l’ingresso ai turisti. Le pompe rimangono in funzione per tutta la durata della visita, altrimenti i sifoni si riempirebbero e sarebbe difficile uscire per chiunque.
Gli organizzatori di questa esperienza estrema, dicono che non ci sono pericoli e che è alla portata di chiunque abbia compiuto i 12 anni di età.
Senza nessuna preparazione speleologica ne speleosubacquea, ai partecipanti viene fornita la tuta speleo, calosce, caschetto e luce. C’è un piccolo particolare: negli sport estremi, in Crimea, la direzione non si assume la responsabilità di quello che può capitare ai clienti, che firmano una liberatoria completa.
Nell’ambiente speleo c’è giustamente preoccupazione: Non c’è uno studio vero e proprio sul tempo di riempimento dei sifoni in conseguenza di piene improvvise, le esplorazioni speleologiche in questa grotta venivano effettuate in settembre da molti anni, in periodi di scarse precipitazioni, mentre l’ultima escursione a pagamento si è svolta in Novembre, durante una sorta di allerta meteo. Inoltre le pompe possono smettere di funzionare per una avaria improvvisa.
In totale castità, gli organizzatori affermano che sono esperti e conoscono la grotta, i sifoni e i rischi derivanti.
Questa attività turistica non passa attraverso le agenzie di sport estremi, che si possono trovare nelle località di mare della Crimea, ma è tutto gestito attraverso Internet.
La situazione sembra abbastanza pericolosa e priva di buonsenso.
Di seguito il link a due articoli (in cirillico) sul turismo in grotta in Crimea e sulle perplessità degli speleologi verso questa attività estrema.
https://rg.ru/2021/10/10/reg-ufo/krymskie-peshchery-stanut-dlia-turistov-bezopasnee.html