Gli speleologi trovano il collegamento tra l’Abisso Deneb e il Complesso Piaggiabella, superando in parte le micidiali strettoie dell’Abisso Deneb con la scoperta di un passaggio meno impegnativo in un meandro laterale, collegandolo con una delle grotte più grandi d’Italia
Negli ultimi giorni di esplorazione al Campo Estivo del Gruppo Speleologico Piemontese, gli speleologi sono riusciti ad attaccare un’altro tassello al grande mosaico sotterraneo del Complesso Piaggiabella, sul massiccio del Marguareis.
E’ stata trovata la via per passare dal complesso di Piaggiabella all’Abisso Deneb.
Diventano così 17 gli ingressi conosciuti di questo enorme dedalo di grotte che si sviluppa sotto le cime del Marguareis.
La storia delle esplorazioni dell’Abisso Deneb inizia negli anni ’70 quando la progressione in grotta si faceva con le scalette.
Abisso ad andamento prettamente verticale profondo 200 metri, era già conosciuto dagli anni ’70 e famoso per le sue micidiali strettoie.
Venne scoperto nel ’73 da Badino e Gobetti, due personaggi mitici della speleologia italiana, quindi esplorato durante il successivo campo estivo assieme a speleologi francesi, poi rivisto senza successo nel’ 78 da una spedizione triestina, e infine perduto nella leggenda delle esplorazioni tra cento altre grotte.
Il limite di allora era costituito da una serie di terribili strettoie in meandro, le quali vennero superate soltanto dallo strettoista nizzardo Maurice Rousseau, compagno di Thierry Fighiera. Rousseau è mancato proprio quest’anno, ma si è portato con sé la propria impresa: la giunzione viene infatti da un meandro laterale allora non visto, scoperto questa estate durante le risalite del ramo “Itaca dell’Ombra”, affluente prossimo alla Confluenza in Piaggiabella.
Anche l’esplorazione iniziale di quest’ultimo ramo risale agli anni ’70 – per la precisione al ’75 – e venne presto abbandonata lasciando una simbolica scaletta lungo l’ultimo pozzo a +100.
La scaletta è ancora là assiema a vari spaventosi cordoni, ma le risalite – riprese nel 2019 – arrivano oltre 200 metri più in alto, ed è da qui che si è trovata la via per Deneb.
Molto del merito va alla precisione dei rilievi, e in particolare all’opera di rifacimento della poligonale di Piaggiabella portata avanti negli ultimi anni.
Fonte Thomas Pasquini, GSP