La grotta è fonda circa 25 metri e sviluppo circa 300 metri. Consiste in una bella forra suborizzontale sepolta da grossi macigni granitici. Tecnicamente non presenta difficoltà di progressione, solo labirintica, era come muoversi dentro una frana. Se piove è però impraticabile. E lì non piove dal 2005. Ci siamo fermati per stanchezza davanti a una strettoia percorribile e aria.
Notizia di Barbara Grillo – Radicio
Grazie ad un viaggio organizzato da un gruppo di amici fuoristradisti www.fennecdesertteam.it siamo riusciti a raggiungere questo emblematico gruppo montuoso in granito e basalto diviso tra Libia, Ciad e Egitto, dove si apre una grotta particolare. Siamo i terzi ad entrare in questa cavità . Le precedenti esplorazioni si erano fermate causa mancanza di attrezzatura. Siamo andati ben oltre le descrizioni degli articoli che avevamo.
L’unico grosso problema è stato l’avvicinamento e di “sicurezza e ordine pubblico”: la cavità si apre a una teorica ora di sentiero impervio da un posto di blocco di polizia. Siamo stati accompagnati da 6 poliziotti entusiasti della novità , che si sono attaccati a noi come mosche sulla carta moschicida… Uno ci ha seguito fino in fondo alla grotta, in anfibi, senza casco e luce!! Il tipo saltava indenne i pozzi (8 metri), per me la scena del salto è stata scioccante! Una esplorazione quindi a tratti surreale, frenetica e ansiosa, dettata dal cercare di capire il pazzo che ci seguiva e da come gestirlo! Parlava solo arabo… alla fine però lo abbiamo accettato ed è diventato il nostro uomo di punta a perdere! Lui andava avanti saltando e noi armavamo di conseguenza incitati dal suo grido “Miah miah” che significa va ben, super!… Poi abbiamo capito che non volevano stessimo dentro di notte: lungo il sentiero è facile perdersi oltre che farsi
male, è più impegnativo e pericoloso quello che la grotta!
Foto e dettagli a breve sul sito www.boegan.it.
Grazie a tutti quelli che hanno dato un contributo per questa nostra iniziativa! Dobbiamo tornare!
Hanno partecipato: Domenico Meghini, Alberto Casagrande (organizzatore del viaggio 4×4), Mara Zanette e la scrivente Barbara Grillo (CGEB).