Le fluttuazioni del contenuto delle acque sotterranee possono produrre deformazioni superficiali e influenzare le proprietà elastiche della crosta terrestre
Traduzione di Barbara Radicio Grillo dell’abstract di “Hydrological effects on seismic-noise monitoring in karstic media.” Geophysical Research Letters, Aprile 2021.
Uno studio scientifico pubblicato su EssoAR, Earth and Space Science Open Archive, evidenzia come le variazioni che avvengono all’interno degli acquiferi carsici dovute all’accumulo o meno di acque sotterranee, sollecitano in maniera sensibile l’elasticità della crosta terrestre, con effetti rilevabili fino a quattro chilometri di profondità.
Già con un precedente articolo di Barbara Grillo, Scintilena si era occupata di questo argomento, presentando le variazioni che si rilevavano al Bus della Genziana.
Questa è la traduzione di Barbara Grillo all’abstract della ricerca “”Hydrological effects on seismic-noise monitoring in karstic media.” Geophysical Research Letters, Aprile 2021.”
“Le fluttuazioni del contenuto delle acque sotterranee possono produrre deformazioni superficiali e influenzare le proprietà elastiche della crosta terrestre”. In questo studio valutiamo le variazioni temporali delle proprietà elastiche della crosta terrestre (sotto forma di variazioni relative di velocità sismica) in una regione tettonicamente attiva del Nord Italia caratterizzata dalla presenza di sistemi carsici.
In quest’area, le misurazioni GPS hanno già rivelato una deformazione indotta dall’idrologia, modulata dai cambiamenti nell’accumulo delle acque sotterranee.
Studiamo la relazione delle nostre osservazioni sismologiche con i risultati geodetici e idrologici e identifichiamo gli effetti delle variazioni del contenuto delle acque sotterranee nelle perturbazioni di velocità sismica.
I nostri risultati mostrano che i cambiamenti idrologicamente indotti nei mezzi carsici producono significative perturbazioni della velocità sismica, quindi il suo ruolo negli studi di aggiustamento dello stress tettonico non deve essere ignorato.
L’analisi della sensibilità alla profondità dei nostri risultati vincola le perturbazioni crostali a un intervallo compreso tra 1 e 4 km di profondità.
I risultati dello scattering imaging individuano le perturbazioni crostali lungo i principali sistemi carsici”.
Articolo di C. Almagro Vidal, L. Zaccarelli, F. Pintori, P. L. Bragato, and E.Serpelloni
Abstract originale:
Hydrological effects on seismic-noise monitoring in karstic media
Fluctuations in groundwater content may produce surface deformation and affect the elastic properties of the Earth’s crust. In this study we evaluate the temporal variations of the Earth’s crust elastic properties (in the form of relative seismic-velocity variations) in a tectonically active region in Northern Italy characterized by the presence of karst systems. In this area, GPS measurements already revealed hydrologically-induced deformation, modulated by changes in groundwater storage. We study the relation of our seismological observations with the geodetic and hydrological results and identify the effects of groundwater-content variations in the seismic-velocity perturbations. Our results show that hydrologically-induced changes in karstic media produce significant seismic-velocity perturbations, therefore its role in tectonic-stress adjustment studies must not be ignored. Depth sensitivity analysis of our results constrain the crustal perturbations to range between 1 and 4 km depth. Results from scattering imaging locate the crustal perturbations along the main karst systems.
Maggiori info approfondimenti e download della ricerca:
https://www.essoar.org/doi/10.1002/essoar.10506706.1